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Ovviamente, all'interno di una società sportiva come quelle NBA, in cui il rapporto coi media è fondamentale, questa cosa non è possibile. Questo colpo di testa gli è infatti valso una multa di $ 25.000 dalla NBA. Non sarà una cifra proibitiva per un NBA, ma il messaggio è arrivato. Inutili, nei giorni seguenti, le spiegazioni che il cestista ha provato a dare:
"È solo una questione di come mi sento riguardo al modo in cui alcuni artisti vengono trattati dai media quando ci troviamo su determinate piattaforme, o quando prendiamo decisioni personali per avere il pieno controllo sulle nostre vite. Vogliamo essere in grado di pensare e lavorare in un ambiente stabile e protetto".
La parafrasi di questo discorso è che i media sono pericolosi, e visti da Irving come nemici. Questa posizione non è piaciuta all'analyst di TNT Charles Barkley, ex ala grande NBA e vincitore di due Ori Olimpici, a Barcellona 92 e Atlanta 96. Sir Charles ha criticato pesantemente le parole del play:
"Kyrie è… interessante. Non ti pagano 40 milioni di dollari solo per giocare a basket. Parte del suo lavoro è parlare con i media. Stare con i media fa parte dei suoi obblighi professionali. E può dire quello che vuole. Quando parla, però, penso tra me e me: ‘Ma cosa sta dicendo? Cosa sta cercando di dire?’. Comincia a parlare di artisti, ma è un giocatore di basket. Questo è quello che è. Non siamo oratori o insegnanti. Gioca e smettila di comportarti come se fossi la persona più intelligente del mondo. Può parlare di questioni sociali e quel genere di cose? Certo. Ma su altre cose che fa penso: ‘Amico, ti rendi conto di essere solo un giocatore di basket?’ E ha questo atteggiamento in cui sembra che ti voglia dire che è il ragazzo più intelligente nella lega. Già questo non è il caso. Sei andato al college solo per 6 mesi, ci sono un sacco di ragazzi più intelligenti di te. Rispondi alle semplici domande sul basket. E se vuoi dire qualcosa sulle questioni sociali, vai avanti. Ma non così".
Avrà capito questa volta Kyrie Irving? Al tempo la risposta.
Getty ImagesCharles Barkley