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Mondiali Basket, Datome al passo d'addio: "Vogliamo infastidire le grandi"

24 AGOSTO
BASKET

Il capitano Azzurro: "Si inizia a fare sul serio, proveremo a mettere sul parquet un alto livello di scelte e di giocate".

SPORT TODAY

Ai taccuini di 'La Repubblica' capitan Datome spiega l'identità che assunto col passare delle settimane (e dei tornei) la Nazionale di Pozzecco, che domani esordirà contro Angola: "Si inizia a fare sul serio, anche se dal 24 luglio abbiamo preso in questo modo gli allenamenti e la preparazione; tutte queste vittorie in amichevole non vogliono dire quel che vorremmo, per roster e caratura tante Nazionali sono davanti a noi, ma non possiamo porci limiti con quest'identità forte. Vogliamo giocare un basket intelligente, logico: siamo una squadra intelligente che sa fare girare la palla, interpretare le fasi di gioco e capire i momenti della partita; dobbiamo limitare i danni nei momenti di calo e tenere alto il livello di scelte e giocate. Siamo il gruppo che ha sfiorato la semifinale a Berlino un anno fa, puntiamo forse meno sul cuore e più sull'equilibrio: Pozzecco sa bene che cosa possiamo fare e che cosa pretendere da noi, è un mix di intransigenza e docilità, ha personalità e istinto; non parliamo di Paolo Banchero, contano i 12 in Maglia Azzurra".

Dopo undici tornei e vent'anni in Azzurro questa è l'estate dell'addio alla pallacanestro per il MVP delle Finals tra Milano e Bologna: "E' l'ultima estate trascorsa in palestra, lascio in uno dei momenti più belli della mia carriera, è il momento giusto: Melli è la persona adatta a ricevere la fascia, una parte di me continuerà a giocare con lui. Ringrazio l'Olimpia, farò un anno di rodaggio studiando da dirigente e potrò recuperare tempo con la piccola Gaia. Il bello dello sport è respirare il fascino di un ambiente dove non saresti stato, la Philippine Arena ha 55 mila posti, poi contro Repubblica Domenicana e Filippine giocheremo nel palazzetto di 'Thrilla in Manila': dobbiamo fare un passo per volta, poi ci volteremo a vedere dove siamo arrivati, desideriamo infastidire le grandi, ma la barba, e ci ho scherzato su con Tamberi, non me la taglierò".

 

 

Luigi Datome

Getty ImagesItalia

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