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Mondiale di Basket, l'ottimismo di coach Peterson: "Italia duttile e che parla poco, una vera outsider"

1 AGOSTO
BASKET

L'obiettivo degli Azzurri è sorprendere: "Non ci saranno un vero play e un vero pivot, avremo 12 ragazzi intercambiabili e sfiancheremo gli avversari".

SPORT TODAY

"Ho visto tutti gli allenamenti della Nazionale in ritiro a Folgaria, vorrei parlare della squadra in termini generali, non di chi sarà tenuto, o tagliato, di chi sarà nel quartetto base o sarò un semplice cambio, sono temi ancora aperti" esordisce Dan Peterson sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' "Non invidio Pozzecco che sarà chiamato a stabilire le gerarchie, ogni coach vorrebbe che tutti facessero parte di una spedizione e giocassero.. Parlo dunque della squadra nella sua identità: è gente che parla poco, senza egoismi, né protagonismi; Simone Fontecchio è l'unico che milita nell'Nba e forse è il più silenzioso di tutti. Lavora, sgobba, incassa colpi, esegue le richieste senza prendersi i riflettori. Anche Gigi Datome e Nicolò Melli hanno assaporato quel mondo e seguono la filosofia statunitense 'All business'".

Nel primo raggruppamento è sfida a Repubblica Domenicana, Angola e Filippine: "L'Italia sarà una squadra come i Golden State Warriors, senza un vero pivot e senza un vero play: giocheranno cinque intercambiabili per ruolo, ognuno potrà ricoprire due ruoli e così avremo 24 giocatori, anziché 12; punteremo sulla difesa, gente agile, rapida e veloce, con grande apertura di braccia. Non sarà facile giocare contro Pajola, o Polonara: è come venire raddoppiati da un difensore solo; non sarà una 'Banda Bassotti', ci sono elementi di sostanza come Melli, che ha cuore, esperienza e testa, sarò il nostro Dino Meneghin".

Lo staff tecnico punta a un gioco veloce, scorbutico per le rivali più ostiche: "Si lavora molto sul gioco veloce, anche a metà campo; lo staff tecnico mette 14" per ogni azione invece dei 24" consoni, la squadra deve imparare a velocizzare, sulla falsariga dei 'Sette Secondi' di Mike D'Antoni. Giocheremo anche per stancare le altre squadre, tutti e 12 entreranno e sfiancheranno le rivali; il Mondiale è una sfida notevole, le amichevoli roderanno al punto giusto agonismo, concentrazione e ritmo. Le favorite sono Stati Uniti, Spagna, Francia e Slovenia: gli Azzurri vogliono sorprendere, partendo con il basso profilo. Un'Italia umile e determinata, baciata da un pizzico di fortuna, è squadra che nessuno vorrebbe però affrontare..".

 

Coach Pozzecco

Getty ImagesVerso il Mondiale 2023

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