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Intervista nel corso della quale Messina è tornato a esporre quelli che secondo lui sono i punti critici dell’Eurolega, primo su tutti il funzionamento dei playoff. “Ho sempre detto che otto posti nei playoff per 18 squadre sono troppo pochi – ha dichiarato –. Volevo più squadre, prima per dare più opportunità agli allenatori e ai giocatori di competere per l’obiettivo più grande e poi per dare riconoscimento ai club e ai proprietari che investono molti soldi. Per fare l'EuroLega ci vuole un budget molto alto e le squadre che restano fuori dai playoff o che arrivano all'ultimo posto della stagione regolare spendono comunque tanto". Il coach dell’Olimpia Milano propone anche una soluzione per ovviare a questo problema: “Se fosse per me, farei i playoff per dodici squadre: prenderei direttamente le prime quattro e farei un turno preliminare con le restanti otto squadre. Ma tutti dicono che con questo programma è impossibile. Un giorno forse lo faremo”.
Con riferimento ai giocatori, Messina ha invece sottolineato l’importanza che questi “prendano coscienza di cosa significhi opportunità. Se arrivi in una squadra piena di ottimi giocatori e non accetti mentalmente l'idea di guadagnarti uno spazio, beh allora... Il mio dovere è cercare di dare opportunità in modo equo a tutti”.
Getty ImagesEttore Messina