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La nuova vita di Peppe Poeta tra Nazionale e Olimpia Milano: “Orgoglioso e onorato”

2 LUGLIO
BASKET

L’ex playmaker della Vanoli Cremona, dopo una carriera spesa a sfornare assist e divertirsi sul parquet, è pronto a dare un contributo importante da allenatore.

SPORT TODAY

È un’avventura piena d'insidie e novità quella che Peppe Poeta si sta apprestando a cominciare. Dopo anni vissuti su parquet d’Italia e d’Europa, il playmaker di Battipaglia ha infatti appeso le scarpette al chiodo e, quasi senza soluzione di continuità, ha subito vestito i panni da allenatore accettando le chiamate di Pozzecco in Nazionale e di Ettore Messina all’Olimpia Milano.

“Sono davvero più che orgoglioso e onorato, entusiasta” ha dichiarato il classe 1985 dalle colonne di Tuttosport.

“Quando ho ricevuto la telefonata di Ettore Messina sono rimasto a bocca aperta. Gli ho chiesto anche consiglio. In questo momento sono lo scolaro che cercherà d'imparare il più possibile dal più grande di tutti gli allenatori. Non bastasse è anche arrivata la chiamata di Pozzecco. In questo momento mi sento più un giocatore che può dare qualche consiglio perché vede cose da fuori. Ma crescerò”

Con questo rilevante doppio incarico, la stagione di Poeta sarà intensa fin da subito e proporrà al campano un programma serrato e denso d’impegni fin dal primo giorno.

“Adesso non parto con la Nazionale per l’Olanda, ma comincio subito il corso allenatori a Bormio. Grazie al fatto di aver collezionato oltre 100 presenze in Nazionale, Luca Vitali e io possiamo fare l’ultimo corso. Il corso termina il 16 luglio e non credo proprio che sarà facile, vado con la massima umiltà” ha spiegato Poeta.

“Dopo l’esame qualche giorno di pausa e il raduno con la Nazionale, che lascerò per raggiungere l’Armani per il raduno, a seguire il migliore di tutti. Con Messina ho lavorato soltanto nel Preolimpico sfortunato a Torino con la Nazionale, ma ho comunque avuto rapporti in passato. E l’ho sempre ammirato affrontando le sue squadre. Cercherò di essere una spugna”.

Poeta dunque è già pienamente focalizzato sulla sua nuova vita da allenatore dimostrando di essersi già lasciato alle spalle una lunghissima carriera da giocatore.

“I limiti non mi sono mai piaciuti. Troppi segnali però dal mio corpo. In fondo ho smesso a quasi 37 anni, non posso avere rimpianti. Una carriera lunga che nemmeno avrei potuto immaginare” ha chiosato l’ex Cremona parlando del ritiro.

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