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il protagonista di inizio gara è LeDay e solo un paio di triple di Baron consentono ai milanesi di rimanere a galla (27 a 17) al termine del primo quarto: 4/5 da 3 e 10/15 dal campo per i padroni di casa e 4/7 da 3 e 5/13 dal campo per gli ospiti fotografano l'andamento della gara in Serbia. Poi comincia la rimonta nonostante la serata difficile di Hines, ma è il +9 del terzo quarto a porre le basi per giocarsela fino in fondo: la coppia Voigtmann-Davies è la chiave di gioco funzionante, mentre il solo LeDay va a referto per i serbi. A sorpresa c'è un break di 10 a 0 e lo 'sganassone' potrebbe ammazzare sportivamente chiunque, tranne Voigtmann e Shields (25 punti complessivi per quest'ultimo), e si prosegue punto a punto fino al 75-80 sigillato dalla precisione in lunetta ancora di Shields e Davies e dall'ultimo canestro di un Pangos versione diesel.
Giovedì le Scarpette Rosse torneranno in campo contro il Bayern Monaco, ancora fuori casa.
Questo il tabellino
PARTIZAN BELGRADO-OLIMPIA MILANO 75-80
Partizan Belgrado: LeDay 23, Punter 7, Papapetrou 5, Exum 7, Lessort 12; Nunnally 2, Trifunovic, Andjusic 9, Madar 10. N.e.: Koprivica, Glas, Vukcevic. All.: Obradovic
Olimpia Milano: Thomas 3, Pangos 12, Melli 7, Shields 25, Hines; Davies 15, Tonut 3, Baron 10, Hall, Voigtmann 5. N.e.: Ricci, Biligha. All.: Messina
La risposta sul piano fisico all'avvio del Partizan è stata decisiva secondo Messina: "Vittoria importante in trasferta contro una squadra organizzata, che gioca molto duro. La partenza è stata da dimenticare, troppi tiri sbagliati e troppe conclusioni da fuori, senza avvicinarsi al canestro. La partita è cambiata quando abbiamo risposto alla loro fisicità e abbiamo iniziato a muovere bene la palla in attacco. E' stato importante che i ragazzi abbiano espresso personalità in circostanze difficili".
Getty ImagesPartizan - Olimpia