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Non parliamo certo ne di spintoni ne di evidenti mazzate sotto le plance, ma se le cose non cambieranno al più presto, il basket è destinato a diventare un gioco dove, non potendo più difendere duro (visto il rischio di prendersi due liberi più il possesso per gli altri) finirà col regalarci solamente delle grandi prestazioni offensive e poco altro. Questo, detto da uno, come chi scrive, che ha sempre amato il basket offensivo, a punteggio alto: ma un conto e giocarsela con gli “ottani” a cento per i tuoi penetratori, un altro è trovarseli soli, con un percorso lasciato libero davanti a loro, da dei difensori impauriti di fare un qualsiasi gesto.
Personalmente credo che il fallo fatto “bene” per fermare il gioco, soprattutto negli ultimi minuti di un match punto a punto, ci possa stare eccome anche nel basket di oggi, con la NBA che da tempo ha risolto il problema lasciando passare(quasi) tutto ed ottenendo in cambio delle difese decenti di fronte a dei tiratori eccezionali. Dall’altra parte del “laghetto” sono vietati (e ci mancherebbe altro) i falli “sull’ultimo uomo” detti “clear path”, e negli ultimi due minuti quelli commessi volontariamente su un giocatore, scarso in lunetta, per mandarlo per forza ai liberi. Credo che la Fiba, dovrebbe cercare di adeguarsi ad un qualcosa di simile, magari prendendo spunto dall’Eurolega dove vige una specie di “terra di mezzo” in materia. Da quelle parti sono “sopportati” e consentiti falli “maschi” , non violenti e non troppo palesi. Questo non significa che in Europa manchino gli antisportivi, è solo che vengono fischiati meno e con maggior raziocinio. Da noi, visto che con la serie A italiana alla fine ci dobbiamo e vogliamo confrontare, gli arbitri non hanno invece alternativa, finendo poi anche troppo spesso al monitor per cercare di capire meglio i contatti da punire con l’antisportivo.
E questo, ovviamente, fa perdere molto tempo in campo, togliendo ritmo alle partite ed inevitabilmente anche alla telecronaca. In maniera “anonima” un direttore di gara, qualche domenica fa, mi raccontava come, anche per loro, questo specie di obbligo enfatizzato, non sia assolutamente un piacere, anzi. I fischietti, come tutti noi, vorrebbero vedere una pallacanestro fluida e divertente, senza troppi stop. Senza fare paragoni azzardati, l’anno passato il calcio ha avuto il problema dei troppi falli di mano involontari in area, che finivano prima al var e poi puniti con un rigore. In estate arbitri e federazione si sono trovati ed hanno risolto il problema, con il risultato che, ad esempio, i rigori dati nel nostro torneo sono diminuiti di un bel po’. Nessuno da fuori ha gridato più allo scandalo, avvertendo da subito che le cose erano migliorate. E se ce l’ha fatta il pallone, lo sport più restio ad importare (e magari correggere) qualsiasi tipo di innovazione, perché il basket non agisce, subito, per rimettere le cose a posto e ridarci un pizzico di spettacolo in più?
Guido Bagatta
Getty ImagesBasket, generica, canestro