(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC');
grecaptcha.ready(function() {
grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) {
var score = token.score;
var dataLayer = window.dataLayer || [];
dataLayer.push({
'reCaptchaScore': score
});
});
});
Basket, Wade: "In NBA ora siamo soft"
L'ex cestista dei Miami Heat ha parlato delle differenze fra il gioco americano e quello internazionale, per lui più duro
SPORT TODAY
Quando si vince in NBA ci si definisce campioni del mondo. Anche se il basket europeo si sta dimostrando sempre più competitivo, dato il titolo iridato appena vinto dalla Germania. Ora di queste differenze ne ha parlato anche Dwayne Wade, tre volte campione con i Miami Heat, nel programma settimanale SKWEEK SHOW di un'altra leggenda NBA come Tony Parker, vincitore di quattro anelli con i San Antonio Spurs.
Così Wade: "Quando sono diventato professionista, si pensava che i giocatori internazionali fossero 'soft'. Poi però ho giocato a livello FIBA, mi hanno preso a calci in c… e ho detto 'Oh no, sono forti per davvero'. Ora è il contrario: il gioco internazionale è duro e quello in NBA è soft. Giocare a livello internazionale ha cambiato la mia percezione e il mio modo di pensare. Pensavo che non fossero duri e forti quanto noi".
Getty
