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Il giocatore della Reyer Venezia, Marco Spissu è stato il primo ospite di "Deejay Chiama Italia".
“Ho iniziato col calcio, poi ho fatto calcio e basket fino alla terza media quindi ho scelto la pallacanestro perché mi divertiva di più”.
E sulle esperienze passsate: "Ho giocato in Russia a Kazan lo scorso anno in Eurolega, è stata un’esperienza veramente formativa che rifarei adesso. Giocare l’Eurolega era il mio sogno, quindi non ci ripenserei due volte. A Kazan mi sono trovato bene, una nuova cultura, la lingua è veramente difficile, ho imparato solo le frasi base ‘buongiorno’, ‘ciao, come stai’ ecc.”.
E sulla sua altezza: "Ho sempre preso come una sfida il dislivello fisico e d’altezza. Io tramite la gara riesco a sopperirvi: sono davvero appassionato di questo sport, quindi sono ancora qua e sfrutto questo carattere per farmi spazio a questi livelli”.
Sulla svolta della carriera non ha dubbi: "Credo che ogni anno sia stato importante ma l’anno che è arrivato Pozzecco a Sassari è stato fondamentale per me perché credo mi abbia dato tanti minuti in campo e ha creduto in me. Da lì è nato un amore reciproco verso di lui. Sono davvero contento di giocare con lui in Nazionale. È pazzo però ci tiene davvero tanto a noi. Diciamo che è ancora un nostro compagno di squadra non è ancora completamente al 100% un allenatore. È capitato che sgridasse anche davanti agli altri ma non è uno che strilla o manca di rispetto"
Getty ImagesMarco Spissu