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Wimbledon, Semeraro: “Sinner? Arriva con qualche dubbio”

4 LUGLIO
TENNIS

Nel corso della puntata di TennisMania – Speciale Wimbledon di Sport2u Stefano Semeraro e Claudio Giua fanno il punto della situazione sulla 136a edizione del torneo di Wimbledon

SPORT TODAY

È ufficialmente iniziata la 136a edizione del torneo di Wimbledon. Nel corso della puntata di TennisMania – Speciale Wimbledon di Sport2u, in collaborazione con OA Sport, Dario Puppo ed i suoi ospiti hanno fatto il punto della situazione. Gli ospiti, in collegamento, erano Stefano Semeraro e Claudio Giua.

A dare il via al collegamento è stata una riflessione su Novak Djokovic: “Chi conosce meglio il Centrale di lui? Per ora solo Roger Federer, ma vediamo ancora per quanto. Ha vinto la partita numero 87 qui a Wimbledon, se non arrivasse in fondo o non vincesse, sarebbe una sorpresa notevole, c’è poco da dire. Il suo esordio è stato particolare con la questione del tetto chiuso, poi riaperto. Ha iniziato a piovere, ma poco, lui diceva che si poteva giocare, poi fa la scenetta dell’asciugare l’erba con gli inservienti addetti al campo che lo guardano male. Dopodiché decidono di riaprire, perché le condizioni non permettevano che l’erba si asciugasse. Una situazione che è durata un po’ troppo”.

Proseguono poi i commenti sul tennista serbo: “Per fermarlo occorrerà un notevole carico di fortuna per gli avversari. Anche nel prossimo turno ha un avversario che sull’erba si sa muovere (l’australiano Jordan Thompson, ndr), ma non sarà certo un ostacolo probante. Per il momento sembra che tutto sia sotto controllo. Il gomito, la coscia, tutto è in ordine. La cosa preoccupante, per i rivali, è che di solito Djokovic inizia male per crescere match dopo match. Se inizia già così, in maniera così efficace, vuole dire che è totalmente in fiducia. Lo si è visto anche nel tie-break del terzo set, che ha vinto senza alcuna storia”.

Un commento poi anche su Lorenzo Musetti: “Lorenzo mi è piaciuto molto. Si vedeva la differenza con Juan Pablo Varillas, tra un tennista che si è abituato a giocare su questa superficie e uno che non ha alcuna dimestichezza. Il gioco di Musetti si adatta bene con questa erba edizione 2023 che, a quanto pare, è un po’ più alta degli scorsi anni. Per questo motivo lo favorisce ulteriormente. Rispetto ai due tornei che ha giocato in questa stagione sull’erba è un po’ più lenta, per cui ha maggiore tempo per giocare i suoi colpi a rimbalzo”.

Ancora riguardo Musetti: “Nell’ultimo parziale ha avuto qualche difficoltà in più, come è successo a Djokovic. Ha commesso qualche errore in più, però non ha mai perso la giusta direzione e ha recuperato bene in chiusura. Ora lo attende lo spagnolo Munar che sembra alla sua portata. Un avversario ben differente rispetto a quello che poteva essere Isner, dato che Lorenzo i grandi giocatori al servizio spesso li soffre, però se gioca bene vince”.

Riguardo il derby a tinte italiane tra Berrettini-Sonego: “C’è grande curiosità ed incertezza. Non sappiamo come arriva a questo impegno Matteo Berrettini dopo l’ennesimo stop. All’interno del suo team sono tutti molto cauti e l’aspettativa è davvero particolare. Inutile girarci attorno, il finale della prima sfida di Stoccarda è ancora ben nitida nella mente di tutti. Lorenzo Sonego non è l’avversario che Matteo potesse augurarsi. Per noi italiani peccato che ci sia subito un derby così al primo turno”.

In chiusura un commento sulla gara d’esordio di Jannik Sinner: “Vedremo come Jannik affronterà questo torneo. Arriva con qualche dubbio e, chissà, magari cresce match dopo match. Lui non si è nascosto e ha detto di essere uno dei giocatori che può fermare Djokovic, per cui è carico. Arriva da qualche passo falso di troppo e deve trovare la giusta fiducia. Non ha grande pressione come se fosse reduce da una striscia di successi. Avrà un cammino tutto da decifrare”.

Jannik Sinner

Getty ImagesJannik Sinner

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