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Tennis, Djokovic: “Nadal? Ho visto più lui della mia mamma“

16 MAGGIO
TENNIS

Il tennista serbo intervistato dal Corriere della Sera: "Con Federer non siamo mai stati amici ma non siamo mai stati nemici, ho sempre avuto rispetto per lui”

SPORT TODAY

Novak Djokovic, l’ex numero uno del Ranking Atp, ha rilasciato un’importante intervista al Corriere della Sera. Il tennista serbo, ai microfoni del quotidiano nazionale, attualmente uno dei protagonisti più rilevanti degli Internazionali di Roma 2023, ha ripercorso la sua infanzia fino ad arrivare a parlare del rapporto con Federer e Nadal.

Riguardo il ricordo da bambino, Djokovic ha detto: “La montagna. Kopaonik, nel Sud della Serbia. Mio padre mi portava con sé a sciare, avvolto in una sciarpa, quando avevo sette mesi: questo ovviamente me l’ha detto lui, non sarebbe un ricordo ma un trauma. Un giorno ero solo nella foresta, avrò avuto dieci anni, e ho incontrato un lupo. Provai una paura profonda. Mi avevano detto che in questi casi bisogna indietreggiare lentamente, senza perderlo di vista. Ci siamo guardati per dieci secondi, i più lunghi della mia vita; poi lui ha piegato a sinistra e se n’è andato. Provai una sensazione fortissima che non mi ha mai abbandonato: una connessione d’anima, di spirito. Non ho mai creduto alle coincidenze, e pure quel lupo non lo era. Era previsto. È stato un incontro breve, ma molto importante. Perché il lupo simboleggia il mio carattere. Sono rimasto connesso con quel lupo. Anche perché il lupo per noi serbi è sacro. È il nostro animale totemico. È il simbolo di una tradizione nazionale, di una fede ancestrale che precede il cristianesimo. Una religione prima della religione” riporta il sito OA Sport.

Tra i tanti argomenti affrontati un tema caldo è stato quello inerente il vaccino contro il Covid-19: “Ho subìto tutto sulla mia pelle. Molte persone hanno apprezzato che io sia rimasto coerente. Il 95 per cento di quello che è stato scritto e detto in tv di me negli ultimi tre anni è totalmente falso. Io non sono no vax e non ho mai detto in vita mia di esserlo. Non sono neppure pro vax. Sono pro choice: difendo la libertà di scelta. È un diritto fondamentale dell’uomo la libertà di decidere che cose inoculare nel proprio corpo e cosa no. L’ho spiegato una volta alla Bbc, al ritorno dall’Australia, ma hanno eliminato molte frasi, quelle che non facevano comodo. Così non ho mai più parlato di questa storia”.

Il tennista serbo, in chiusura, ha parlato anche del rapporto con le altre due leggende del tennis, quali Federer e Nadal. Sui rapporti Djokovic ha dichiarato: “Con Federer non siamo mai stati amici, tra rivali non è possibile; ma non siamo mai stati nemici. Ho sempre avuto rispetto per lui, è stato uno dei più grandi di tutti i tempi. Ha avuto un impatto straordinario, ma non sono mai stato vicino a lui. Nadal ha solo un anno più di me, siamo tutti e due dei Gemelli, all’inizio siamo anche andati a cena insieme, due volte. Ma anche con lui l’amicizia è impossibile. L’ho sempre stimato e ammirato moltissimo. Grazie a lui e a Federer sono cresciuto e sono diventato quello che sono. Questo ci unirà per sempre; perciò provo gratitudine nei loro confronti. Nadal è una parte della mia vita, negli ultimi quindici anni ho visto più lui della mia mamma“.

Novak Djokovic

Getty ImagesNovak Djokovic

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