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NBA, lo spettacolo va in scena a Memphis

9 GENNAIO
BASKET/NBA

I Grizzlies di Morant sono la squadra con il gioco migliore, più speciali dei Warriors.

GUIDO BAGATTA

Domanda a freddo per tutti: qual’ è la squadra NBA che, ad oggi, sta giocando la miglior pallacanestro in circolazione? In molti, quasi tutti, avranno risposto Golden State, qualcuno Phoenix, poi, ne sono sicuro, pochi voti sparpagliati, con qualche preferenza ad est. E se vi dicessi che il miglior basket attuale lo gioca Memphis? Si avete letto bene, i Grizzlies, oramai da quasi vent’anni “perculati” (scusatemi il francesismo) dal mondo intero, anche se l’anno scorso avevano dimostrato che qualcosa si stava muovendo in loro favore, partendo dall’illuminata scelta di Ja Morant. Poco prima che iniziassi a scrivere queste righe, Memphis ha rifilato un bel ventello ai Clippers, menomati si, dalle assenze di George e Leonard, ma pur sempre una squadra che ha il resto del gruppo fatto per andare sino in fondo (ovviamente con gli altri due, allegati). Per altro, anche i Grizzlies erano scesi in campo senza proprio Morant e Steven Adams, perdendo poi quasi subito anche Dillon Brooks, stupendo sesto uomo, in quintetto stavolta per l’assenza di Ja. Ma, nonostante tutto questo, l’ex squadra di Vancouver ha dimostrato di avere una profondità sbalorditiva del roster, che, tra le altre cose, ha una età media superiore solo a quella di Oklahoma City, che non sta propriamente facendo benissimo.

In maglia Memphis giocano atleti sconosciuti al grande pubblico, come il francese Killian Tillie ex stella dell’università di Gonzaga, snobbato da tutti al draft 2020, il play Tyus Jones, uno dei giocatori più sottovalutati degli ultimi anni, ma soprattutto Desmond Bane, colui che, con lo stesso Morant, è destinato a diventare la vera superstar di questa squadra. Bane è uno dei rarissimi casi di “senior” che, una volta arrivati al draft, non vengono snobbati “del tutto” ma alla fine scelti, anche se, come in questo caso, solamente alla trentesima chiamata del primo giro. Oramai, come sapete, capita infatti praticamente sempre che un giocatore, se bravo, rimanga al college un solo anno od addirittura all’università non ci vada proprio, “rifugiandosi” nel team “Ignite” costruito apposta all’interno della G League. Per Bane, invece, il discorso deve essere completamente capovolto. L’attuale miglior giocatore dei Grizzlies (meglio di Ja…) è infatti rimasto per quattro stagioni a Texas Christian, mostrando quindi per lungo tempo tutte le sue qualità, ammirabili oggi sui campi della NBA. Da senior, con gli “Horned Frogs” ha dominato ogni partita che ha giocato. Nonostante questo, però, gli scout e praticamente tutte le squadre della lega, non gli hanno creduto fino in fondo, preferendogli nel draft almeno sei “pari ruolo” che adesso Bane, si sta mangiando letteralmente a colazione, ogni volta che li trova sul rettangolo legnoso. 18 punti di media con il 46% da due ed il 41 % da tre non sono certo cifre da matricola semi sconosciuta ai più ed è anche (o soprattutto) per questi dettagli che, ad oggi, i Grizz sono quarti nella Western Conference con una striscia aperta di 8 vittorie consecutive.

GUIDO BAGATTA
Ja Morant

Getty ImagesJa Morant, seconda scelta assoluta al Draft 2019 dopo Zion Willamson

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