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Ha suscitato ansia e preoccupazione l’attacco portato ieri dalle truppe Houthi all’impianto petrolifero di Aramco situato a meno di 20 km dal circuito di Jeddah, teatro nel weekend del secondo appuntamento stagionale di Formula 1.
L’azione ha generato infatti una vera e propria ondata di panico nel paddock dove tutte le parti in causa si sono trovate a discutere sulla sicurezza del tracciato e la possibilità di cancellare il fine settimana.
Alla fine, dopo una riunione iniziata alle 22.00 e terminata alle 2.00 locali, piloti (rappresentati a livello di sindacato dal solo George Russell), scuderie, Formula 1 e FIA hanno preso la decisione di correre e continuare regolarmente col calendario prestabilito.
“Formula 1 e FIA possono confermare che in seguito alle discussioni tenutesi alla presenza di tutti i team e i piloti, il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2022 andrà avanti come da programma” si legge nel comunicato rilasciato nella mattinata di sabato.
“In seguito al noto incidente che è avvenuto a Jeddah venerdì, ci sono state approfondite discussioni tra tutte le figure coinvolte, le autorità governative saudite e le agenzie di sicurezza che hanno garantito complete e dettagliate assicurazioni in merito alla sicurezza dell’evento. È stato infine trovato un accordo tra tutte le entità coinvolte di mantenere un chiaro e aperto dialogo per tutta la durata dell’evento e per il futuro”.
Qualche ora dopo anche il sindacato piloti (GPDA) ha voluto dire la sua sul caso.
"Ieri è stata una giornata difficile per la Formula 1 e una giornata stressante per noi piloti di Formula 1. Forse è difficile da capire se non si ha mai guidato un’auto di F1 su questa pista veloce e impegnativa di Jeddah, ma vedendo il fumo dell’incidente è stato difficile rimanere completamente concentrati e cancellare le preoccupazioni. Di conseguenza, abbiamo avuto lunghe discussioni tra di noi, con i nostri Team Principal e con i senior che gestiscono il nostro sport. Sono state condivise e dibattute tante opinioni e, dopo aver ascoltato non solo le potenze della Formula 1, ma anche i ministri del governo saudita, che hanno spiegato come le misure di sicurezza venivano elevate al massimo, è stato deciso di continuare con le prossime sessioni e la gara. Speriamo quindi che il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2022 venga ricordato come una buona gara piuttosto che per l’incidente avvenuto ieri".
La situazione, trattandosi di un conflitto armato aspro e duraturo, andrà comunque monitorata costantemente nelle prossime ore dove non è escluso possano esserci nuove evoluzioni.
GettyEsplosione a Jeddah