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Tour de France, Bergonzi: "Pogacar - Vingegaard è una rivalità che alimenta la leggenda del ciclismo"

10 LUGLIO
CICLISMO/TOUR DE FRANCE

Il corsivo su 'La Gazzetta dello sport' spiega: "Si scatteranno in faccia sino a Parigi e la crono sarà la tappa chiave, ma lo sloveno ha qualcosa in più".

SPORT TODAY

Pier Bergonzi traccia il bilancio di inizio Tour de France, con il giorno di riposo che ricarica le pile di un testa a testa che ha già scritto tre capitoli tra i vincitori degli ultimi tre Tour: "Siamo solo alla prima settimana, ma è successo così tanto che non vediamo l'ora di capire come andranno la seconda e la terza; e se ci sarà questo livello di spettacolo, vorremmo averne una quarta, una quinta.. Ieri Tadej Pogacar ha staccato ancora una volta Jonas Vingegaard, gli ha rosicchiato una manciata di secondi e ha eroso qualche granellino della sua sicurezza: l'impressione è che i duellanti annunciati siano ancora più forti di quanto pensassimo e sideralmente superiori al resto del lotto. Ieri, in quel paesaggio lunare del vulcano famoso per il duello tra Anquetil e Poulidor, abbiamo avuto l'impressione che i due si scatteranno in faccia fino a Parigi" scrive su 'La Gazzetta dello Sport'.

Ci sono la stilettata iniziale del danese e le due risposte dello sloveno sul tavolo e un soffio di vento che li divide nella generale, con una cronometro che potrebbe essere la cartina di tornasole: "Il duello tra l'omino in Maglia Bianca e l'omino in Maglia Gialla ha tanta storia alle spalle e tanta da scrivere: nei primi giorni il nuovo Cannibale aveva mostrato una spavalda sicurezza, ma nella prima vera tappa dei Pirenei il Re Pescatore aveva dato una fragorosa risposta sui pedali; a una prima lettura lo schiaffone sembrava una sentenza, ma nel tappone del Tourmalet la scena è cambiata. Ieri c'è stata la seconda puntata del romanzo riscossa: oggi il giorno di riposo, a naso la sfida verrà decisa dalla cronometro di Combloux, martedì 18: alla vigilia della scalata di Courchevel, la montagna che ci ricorda Pantani".

Il pronostico è legato alla tipologia dei corridori e a come sono arrivati ai nastri di partenza: "Se avessimo un solo soldo in tasca, lo punteremmo su Pogacar; Vingegaard è arrivato al massimo della forma, dopo aver divorato il Delfinato, mentre lui è rimasto a lungo fermo ai box per la frattura al polso sinistro; come logica, dovrebbe continuare a migliorare lo stato di forma e la corsa si deciderà nella terza settimana. Il fatto che ieri abbia attaccato a ridosso del traguardo, ci fa pensare che abbia capito di non strafare, approfittando di ogni occasione; Pogacar è un corridore più completo e più veloce, Vingegaard un freddo calcolatore, ma l'istinto del killer brilla negli occhi di Tadej. La rivalità è di certo un tema che nutre la leggenda del ciclismo".

 

Pogacar e Vingegaard

Getty ImagesTour 2023

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