Milan, tutto un altro Jovic. Ma serve un vero 9, Guirassy in pole

Nel calcio i giocatori, e di conseguenza anche i piani societari, possono cambiare nel giro di poche settimane. Basti pensare a un attaccante arrivato come ultima spiaggia in estate che improvvisamente si sblocca e regala alla propria squadra punti fondamentali per restare attaccata al treno Champions. È il caso di Luka Jovic che finalmente sembra aver ritrovato al Milan quella confidenza che mancava ormai da troppe stagioni. L'attaccante serbo ha segnato 5 gol in 15 partite, la media è di uno ogni 115', numeri che se dovesse portare avanti con una certa costanza gli garantirebbero la permanenza a fine anno, rinnovando il contratto in scadenza a giugno. Allo stesso tempo però, nonostante l'ottimo rendimento dell'ex Fiorentina, a Milano non hanno cambiato idea sulla necessità di acquistare un centravanti. La carta d'identità di Giroud parla chiaro, a 38 anni non può più offrire garanzie fisiche, motivo per cui i dirigenti rossoneri continuano a guardarsi intorno.

Guirassy ancora in pole

L'osservato speciale del Milan resta così il bomber dello Stoccarda. Le 19 reti in 16 match sono un biglietto da visita niente male, soprattutto se allegata c'è una clausola rescissoria da 17 milioni di euro. Un affare che la società non vorrebbe lasciarsi sfuggire, ma che si complica dopo la rimozione del Decreto Crescita. Per lasciare la Germania, infatti, Guirassy chiede 5 milioni di euro netti, una cifra che con le agevolazioni fiscali sarebbe arrivata a 6,5 lordi ma che, dopo lo stop ufficializzato qualche tempo fa, schizza fino a 9,2. Riflettono dunque a Casa Milan. A breve il classe 1996 partirà per la Coppa d'Africa, questo permetterà di guadagnare giorni, ma entro l'ultima settimana di gennaio andrà presa una decisione definitiva. 

Getty ImagesGuirassy esulta dopo un gol segnato con lo Stoccarda