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Queste le parole di Giampaolo:
"Andare a Venezia richiede sempre, per tutti, un altissimo grado di attenzione: si arriva al campo col traghetto, giochiamo alle 12.30 e il campo è più piccolo di qualche metro. Terreno e spalti sono molti vicini. E il gioco è più veloce, la palla non sta mai ferma: è necessario essere concentrati sulla partita molto prima che la gara cominci [...] La partita è importante dato che ce la vediamo con una concorrente diretta per la salvezza e non dobbiamo scappare da questa responsabilità. E' una finale, certamente, ma di finali ce ne sono nove. Il Venezia è una squadra camaleontica, in gradi di adattarsi al proprio avversario ma mantenendo sempre la sua identità. Proprio come noi hai i suoi pregi e i suoi difetti, va assolutamente rispettato".
Giampaolo commenta anche la posizione di classifica dei blucerchiati:
"Parlare di paura è sbagliato. Ha paura chi fa la guerra, non un giocatore che va in campo e va per divertirsi con responsabilità. La gara ha sicuramente le sue tensioni, ma paura e preoccupazione non ci devono appartenere dal mio punto di vista".
Getty ImagesMarco Giampaolo