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A condannare gli azzurri è stata un'incornata di Edin Dzeko in avvio di ripresa, ma in conferenza stampa il tecnico toscano non ha nascosto la prova incolore del Napoli sul piano tecnico e tattico: "Siamo stati al di sotto in tutte le nostre qualità offensive, perché abbiamo concluso poco e perché non abbiamo rifornito gli attaccanti come avremmo potuto. Abbiamo gestito il pallone per lunghi tratti, ma ci è mancato qualcosa nell'ultimo passaggio. Peccato perché la partita l'abbiamo fatta, ma ci sono mancate personalità e forza, che sono qualità che abbiamo. Siamo stati troppo timidi e abbiamo preso il gol esaltando la caratteristica migliore dell'Inter, il recupero palla e l'apertura del campo in ampiezza. Ci avevamo lavorato".
La critica lascia però poi spazio alla carica del motivatore, per spingere il gruppo, ma anche l'ambiente, a reagire positivamente ad un ko che non rovina né la classifica, né quanto di buono fatto dalla squadra nella prima parte di stagione: "Sul gol siamo arrivati tardi a chiudere sull'incornata di Dzeko, in area loro hanno grande fisicità. Oggi i nostri giocatori migliori sono stati sotto ai loro standard, ma non è un dramma. Nello spogliatoio c'era delusione, ma non cambia niente. Dovremo essere bravi ad isolarci da ciò che viene detto all'esterno, analizzare ciò che è successo dentro la partita e ripartire con fiducia".
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