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Roma, metodo De Rossi: cene e colloqui, così DDR ha riacceso il gruppo

3 FEBBRAIO
CALCIO/SERIE A

Il nuovo tecnico ha lavorato soprattutto sulla testa di una squadra mentalmente scarica

SPORT TODAY

Due vittorie, seppur sofferte, che hanno portato sei punti e nuove speranze e ambizioni in una piazza che, dopo tanto tempo, si era riscoperta depressa e in difficoltà. Ma anche un lavoro certosino sulla mentalità di un gruppo apparso fin troppo spremuto. Daniele De Rossi sapeva fin dall'inizio che l'entusiasmo sarebbe stata la chiave per la buona riuscita del suo lavoro a Trigoria e ha puntato subito sul "team building". L'obiettivo? Eliminare la negatività attorno alla squadra, far sentire di nuovo forti e utili giocatori sollecitati e in difficoltà. L'aspetto tecnico e tattico, d'altronde, non può prescindere da un gruppo che segue emozionalmente il proprio condottiero.

Meno sollecitazioni, più ascolto: i segreti di DDR

Dalla parte dei giocatori, sempre. Con uno stile introdotto anni fa da Rudi Garcia e seguito anche da Eusebio Di Francesco, tra esperienze collettive e attività volte a cementare lo spirito di squadra. Un approccio molto diverso certamente da quello di José Mourinho, che ha sempre fondato il suo metodo sul creare senso di appartenenza e responsabilità attraverso la sollecitazione totale. Metodo che ha creato soldati straordinari e che ha spesso esaltato grandi campioni, ma che è stato invece spesso deleterio quando il materiale umano a disposizione non era esattamente del valore richiesto dallo Special One.

"Famiglia", insomma, si ottiene anche in altro modo. Tra cene (l'ultima a Ostia, a spese del mister) e colloqui fitti, anche face to face. De Rossi, oltre che allenatore, è quasi uno psicologo e il suo modo di stare vicino ai suoi ragazzi ha già fatto breccia su qualcuno. pellegrini, tanto per dirne una: disperso con Mou, di nuovo protagonista assoluto con DDR. Lo dimostrano i due gol, ma anche un coraggio diverso nell'affrontare le partite. Un voltafaccia che a tanti tifosi non è piaciuto, ma che alla Roma darà sicuramente una grande mano.

Romelu Lukaku, Daniele De Rossi

Getty ImagesDaniele De Rossi abbraccia Romelu Lukaku

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