Roma, il derby di De Rossi: gol, sfide e rivalità

Terremoto emotivo in vista per Daniele De Rossi, sempre più vicino al suo esordio da allenatore in un derby della Capitale. L'ex Capitan Futuro sarà certamente travolto dalle sensazioni rievocate a respirare una partite così, peraltro in un ruolo completamente diverso e di ben altre responsabilità. Il tutto acuito dal peso specifico di questa particolare sfida, snodo cruciale della rincorsa della sua Roma a un piazzamento nella prossima edizione della Champions League. In capo, in pochi l'hanno sentita come lui la sfida agli acerrimi nemici laziali: lo dimostrò soprattutto il 7 novembre del 2010, quando dopo una vittoria per 2-0 si arrampicò sulla balaustra per esultare assieme ai suoi tifosi, ma ne ha in verità sempre dato prova dal primo (2003) all'ultimo (ko 0-3 nel 2019). E anche qualche mese più tardi, quando si camuffò per andare a seguire la sua Roma sugli spalti senza farsi riconoscere.

A dargli una mano saranno i recuperi di alcuni dei suoi giocatori più importanti: non solo la spinta di Spinazzola sulla fascia, ma anche la classe cristallina di Pellegrini e Dybala, entrambi di fatto out nel difficile pareggio di Lecce e ora pienamente arruolatili e soprattutto in una condizione fisica vicina alla perfezione. La Joya, soprattutto, è mancata moltissimo nelle ultime tre partite tra campionato e coppe e riaverlo al centro del villaggio, si sa, fa stare tranquilla tutta la squadra allenatore compreso. Un campione in più in campo aiuterà, ma comunque non basterà a vincere quella che si preannuncia essere un'autentica battaglia: da vincere per sé, per il futuro della Roma e per i tifosi gestendo anche e soprattutto quella naturale ansia che non potrà non accompagnarlo fino al fischio d'inizio.

Getty ImagesDaniele De Rossi, allenatore Roma