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Paratici su Pirlo: "Può essere un predestinato"

8 AGOSTO
CALCIO/SERIE A

Paratici interviene dopo l'ufficialità di Pirlo alla Juventus: "Decisione maturata nell'arco di una stagione, l'Europa non è il termometro".

SPORT TODAY

La Juventus cambia rotta dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions League per mano del Lione: via Sarri e dentro Pirlo, promosso immediatamente dall'Under 23. Fabio Paratici ha spiegato la scelta fatta dalla società.

Ai microfoni di 'Sky Sport', il dirigente bianconero è entrato nel dettaglio svelando le tempistiche della decisione:

"Le nostre valutazioni sono frutto di una stagione, non di una partita. Le stagioni sono lunghe e sono fatti di tanti momenti che scatenano pensieri e riflessioni. Questo è stato il frutto di una stagione lunghissima e complicatissima, siamo arrivati a questa considerazione nel finale di stagione, anche vincendo lo Scudetto.

Un profilo intrigante per la Juventus, che scommette su Pirlo nonostante sia la prima vera esperienza in panchina:

"La scelta di Pirlo è una decisione juventina, è stato sempre in contatto con noi. Pensiamo possa essere un predestinato anche da allenatore, come lo è stato da calciatore".

L'esonero di Sarri non è scaturito dalla sola eliminazione europea, ma parte da lontano:

"Non è l'Europa il termometro, sono considerazioni che nascono durante una stagione intera. Le valutazioni su Allegri sono state diverse, aveva un percorso molto più lungo. Non è la qualificazione a un quarto di finale o semifinale a decidere le cose".

Paratici fa poi una profonda analisi sul recente passato della Juventus, che da nove anni domina in Italia e lotta per arrivare in fondo anche in Champions:

"Siamo comunque in un territorio inesplorato, nessuno ha mai avuto un ciclo lungo. Noi siamo al terzo ciclo, abbiamo giocato due finali di Champions League con 7/8 undicesimi differenti. Questo testimonia il lavoro fatto. Il Bayern lo scorso anno è uscito ai quarti e si parlava di stagione fallimentare, come noi. Il City quest’anno è in Champions ma era a 25 punti dal Liverpool. I giudizi sono troppi veloci. Rispettiamo tutti, ma siamo gente di calcio che ha esperienza e livello. Sappiamo benissimo che certe competizioni, come anche un Mondiale o un Europeo, sono legate ad episodi. L’anno scorso siamo arrivati ai quarti con l’Ajax con assenze pesantissime. Il Real Madrid ha giocato tre finali con tre quadre identiche: non è facile".

Smentite le voci che volevano un addio dello stesso Paratici alla Juventus:

"Detto che difendere me stesso mi sembra difficile, mi sembra alquanto divertente. Voci sulla Roma? Bisogna rispettare tutti i club e la Roma è un club importante, detto questo sono qui da 10 anni, sto molto bene, ho un rapporto che va al di là di quello professionale con le persone che lavorano con me, da Agnelli all’ultimo che è qui. Ormai anche i dirigenti si stanno avvicinando agli allenatori, il giudizio è molto più rapido di prima".

Pirlo porterà un'idea di gioco offensivo ed 'europeo', la Juventus è pronta ad affrontare una nuova intrigante scommessa:

"Andrea nella sua testa ha di svolgere il lavoro di allenatore come svolgeva quello da calciatore. Un allenatore di qualità e applicazione. È stato un gran centrocampista. Proporre un gioco di certo tipo, quello che le squadre europee cercano di seguire, è la sua idea. Abbiamo seguito quello che ci ha detto, è stato convincente nell’esposizione. Le persone sono molto più importanti del professionista".

Paratici Juventus Serie A

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