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Oriana Sabatini difende Dybala: "Non è stata una festa clandestina"

1 APRILE
CALCIO/SERIE A

Dybala sorpreso a casa di McKennie dalla Polizia, la fidanzata Oriana Sabatini lo difende: "Si vuole soltanto fare polemica su tutto".

SPORT TODAY

Non è solo la positività di Bonucci a turbare le ore precedenti al derby per i tifosi della Juventus: l'altra notizia è l'intervento della Polizia nell'abitazione di McKennie, sorpreso assieme ai compagni di squadra Dybala e Arthur dopo una segnalazione.

All'interno della villa sarebbero state presenti venti persone, quanto basta per infrangere le norme anti-Covid: una leggerezza che i tre pagheranno con una multa salata e con l'esclusione dai convocati per il derby col Torino.

Stupefatta di ciò è la fidanzata di Dybala, Oriana Sabatini, che durante la trasmissione televisiva LAM ha preso le difese della 'Joya', incalzata dalle domande del presentatore.

"No, non è stata una festa clandestina. Il mio ragazzo si è riunito per partecipare ad una cena, come accade ogni mercoledì. Ogni settimana ci sono sempre le stesse persone, ieri non erano nemmeno in dieci. Non è vero che fossero venti".

Secondo la modella argentina, si tratterebbe di un episodio montato ad arte per costruire inutili polemiche.

"Penso che si voglia creare delle polemiche per ogni cosa che succede nel mondo del calcio. La verità è che non so nemmeno come abbiano scoperto di trovarsi insieme per mangiare".

Lo stesso Dybala si è scusato su Instagram, ribadendo però come non si trattasse di una festa.

"So che in un momento così difficile per il mondo sarebbe stato meglio non sbagliare, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso".

Oriana Sabatini Paulo Dybala

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