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Napoli, Spalletti: “Uno scudetto fuori dagli schemi”

3 MAGGIO
CALCIO/SERIE A

Il tecnico partenopeo vicinissimo a stappare lo spumante: “Ho avuto a che fare con giocatori purosangue”

SPORT TODAY

Domani a Udine, o già stasera dall'albergo, il Napoli può vincere matematicamente lo scudetto. Luciano Spalletti in conferenza stampa analizza l'annata: “Questo Scudetto è qualcosa che esce dagli schemi. Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli. Ho saputo fin dall’inizio che avevo a che fare con giocatori purosangue, mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere subito a tutti la loro qualità e il loro carattere. Se arriverà, sarà qualcosa che esce dagli schemi. Ne trarrebbero vantaggi non solo il Napoli e la città, ma tutti gli addetti a questo sistema. I nostri calciatori lo meritano per quello che hanno fatto, ora bisogna fare questi ultimi metri che sono i più difficili".

Un commento sulla gara contro la Salernitana: "Vedere i nostri tifosi dispiaciuti ci ha mortificato. Noi ci nutriamo della loro felicità. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato quì. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti".

Riguardo al futuro: "Ci sono ancora da fare sei partite e da giocarle bene. Dobbiamo completare ancora un discorso che non è completo, poi penseremo a festeggiare. Poi dovremo rimetterci in gioco: "Sono nelle condizioni di poter dare a un pubblico con un sentimento così profondo ciò che merita?". Poi da lì si parte".

Spalletti poi racconta della sua persona: ”Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po' perché non è semplice trovare qualcuno che ha consumato gran parte della sua carriera in 4-5 squadre. L'Udinese è una di queste: mi hanno chiamato con la squadra in difficoltà, ci salvammo ma senza esprimere tutto il potenziale. L'anno successivo mi lasciarono andare da un'altra parte per poi riprendermi. Questo mi fece stringere il rapporto con Pierpaolo Marino che saluterò caramente. Sono d'accordo con lui: il Napoli che arriva a questo traguardo nasce dalla Serie C. Lui, come Gino e Giampaolo Pozzo, mi hanno dato tantissimo".

Il tecnico toscano racconta da dove parte lo scudetto:"Il lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola".

Un commento poi sull’avversario di domani: ”L’Udinese è una delle squadre che porta il maggior numero di uomini in area avversaria, bisogna stare attenti. Sottil era già allenatore in campo”.

Un pensiero poi sulle dichiarazioni di Sarri: “Sarebbe facile per me rispondere a Sarri che sarebbe bello che si qualificasse il più tardi possibile per la Champions League ma non lo faccio, io non faccio il tifo contro. È chiaro che mi farebbe piacere chiuderlo subito ma siamo pronti ad andare a fare in campo tutto ciò che serve".

Su De Laurentiis e sullo Scudetto dell’onestà: "È un dato di fatto che lui riesce a tenere i conti in ordine e sono d’accordo con lui, per il resto non commento".

Su un possibili ciclo del Napoli: ”Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti ai miei occhi, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti".

Spalletti poi risponde alla domanda se, questo Napoli, sia la squadra più forte mai allenata. Le dichiarazioni di Spalletti: "Difficile dirlo, ci sono delle evoluzioni di calcio giocato, accostare squadre passate al calcio presente non è facile. Sono fortunato, ho allenato diverse squadre forti e calciatori fortissimi. Bisogna essere bravi a far venir fuori un collettivo che duri nel tempo e dia entusiasmo. Con una pressione così alta, creare entusiasmo nel gruppo è un fattore fondamentale. Quest'anno, sotto questo aspetto, abbiamo fatto tanto. I calciatori che verranno a giocare a Napoli saranno costretti a dare qualcosa in più per l'amore che si respira in questa città".

A proposito di  Kvaratskhelia: ”Kvara è stupendo, magnifico e delizioso. Un top player, nonostante la sua età. Lui deve imparare ancora tanto e quando lo farà diventerà micidiale, un super calciatore. In questo pensiero, però, c'è un ragionamento di collettivo. Nel gol subito contro la Salernitana, Osimhen sta attorno alla palla da attaccante e non da difensore. Quando trovi un terzino come Di Lorenzo non puoi pensare solo al dribbling che devi fargli. Serve un discorso di atteggiamento da completare per essere una squadra forte".

In chiusura un commento sulla sua esperienza passata ad Udine: “Udine è una piazza significativa per me e la mia carriera. Mi fa piacere incontrare molte delle persone che lavorano lì in questo momento storico per la nostra società".

Napoli-Roma 2-1

GettyLuciano Spalletti

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