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Il nuovo tecnico della Lazio, infatti, punterà su alcuni pretoriani. Ne avrà uno per ruolo: stiamo parlando di Nicolò Casale, Matteo Guendouzi e Mattia Zaccagni. Il primo era il titolare in mezzo alla difesa del suo Hellas Verona 2021-22 e grazie a quell'ottima stagione arrivò la chiamata della Lazio, il centrocampista francese è stato allenato da Tudor al Marsiglia, mentre l'esterno andò via dal club scaligero poco prima che il croato prendesse il posto di Eusebio Di Francesco alla guida dei gialloblù. Se il difensore conserva solo bei ricordi e l'altro azzurro ha incrociato solo indirettamente il nuovo allenatore, il rapporto tra il tecnico croato e il riccioluto mediano ha vissuto momenti di alti e bassi.
Attriti che sembrano ormai acqua passata, almeno a giudicare dalle recenti dichiarazioni: «Cosa è successo a Marsiglia? Con Matteo ho un ottimo rapporto, è un tipo sanguigno, vuole giocare e vincere sempre - ha spiegato Tudor -. Siccome non si possono giocare tutte le partite, ogni tanto succedono cose di campo: niente di più, niente di meno. Sono contento di ritrovarlo. Ha un’esperienza importante, faremo bene insieme». Dal ritiro della Francia, dove ha ritrovato minuti giocando un tempo nella vittoria per 3-2 contro il Cile (l'ultima presenza in nazionale risaliva al 30 novembre 2022, ko al Mondiale di Qatar contro la Tunisia), Guendouzi ha invece detto: «Tudor ha fatto cose belle al Marsiglia, anche se nel finale fu un po’ complicato per tutti e non siamo riusciti ad arrivare secondi. Ma Tudor aveva fatto bene anche al Verona e la sua idea di calcio può far danni alle altre squadre di Serie A».
Getty ImagesIgor Tudor, nuovo allenatore della Lazio