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Lazio, Tudor: "Non basterà il carattere, per ribaltarla servirà..."

22 APRILE
CALCIO/SERIE A

Il tecnico biancoceleste ha commentato la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve, in programma domani all'Olimpico

SPORT TODAY

La Lazio è chiamata all'impresa contro la Juventus. La squadra biancoceleste dovrà ribaltare lo svantaggio di due reti maturato dai bianconeri nel match di andata. Intervenuto in conferenza stampa il tecnico croato ha presentato così la partita dell'Olimpico:

«Sarà una gara importante, perché si gioca per fare una finale contro una squadra forte e per un risultato non semplice, ma ci dobbiamo provare con tutte le forze, dobbiamo crederci e fare una partita perfetta, non sbagliare niente. Per ribaltare il risultato bisogna fare tutte le cose per bene. Abbiamo fatto tante belle partite da quando sono arrivato e ho impostato un calcio diverso. Io non mi accontento mai, delle volte si fa un passo indietro per farne due avanti. Sono contento del percorso intrapreso, vedo tanta voglia da parte dei giocatori di fare le cose fatte bene. Abbiamo giocato due volte contro la Juve, poi ogni partita è a sé, cambiano tante cose nonostante la base sia sempre la stessa. Bisogna crederci e giocarci tutte le carte, spero sia una partita lunga, i ragazzi li ho visti motivati. Abbiamo lavorato poco perché dovevamo anche recuperare, le scelte poi le farò dopo la rifinitura».

Non solo carattere

«Per un allenatore è bello sentire queste parole del presidente, il lavoro di un allenatore è basato su tante cose, non solo sul carattere, ci sono anche stili di gioco e mentalità. Le analisi devono essere profonde, io ho sempre sentito tante etichette ed esagerazioni nella mia carriera, ma le varianti da valutare sono tante. Per l'impresa serve tutto, gioco, possesso, attacco dello spazio e aggressività sull'uomo, ma anche compattezza. Dobbiamo tenere tutto questo 90', anche nei supplementari magari, sono cose su cui lavoriamo tutti i giorni. Poi alla fine si vince con la qualità dei giocatori, un allenatore aiuta, è importante, ma se non hai Felipe che dà quella palla, Daichi che la mette in mezzo, Matias che fa quella bella giocata».

Igor Tudor

Getty ImagesTudor in conferenza stampa

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