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Sì, alla Juventus serviva una prestazione simile. Servivano i tre punti. Serviva battere una diretta concorrente per accedere alla prossima edizione della Champions League. E serviva, soprattutto, ritrovare il miglior Paulo Dybala. Che, da MVP in carica della Serie A, con un sinistro poetico fa tirare a Madama un sospiro di sollievo. E chissà che, complice il rientro della Joya, per i bianconeri non passa iniziare un’altra stagione nella stagione.
Pirlo mischia le carte rispetto alle previsioni della vigilia: Buffon e non Szczesny in porta, Alex Sandro terzino sinistro, Cuadrado esterno alto a destra (fuori McKennie e Ramsey), Rabiot anziché Arthur a centrocampo. Chiesa, Morata e Cristiano Ronaldo regolarmente dal 1'.
Napoli con Meret confermato tra i pali, Rrahmani e Hysaj in retroguardia, dove si rivede Koulibaly dopo la squalifica. Fabian e Demme in mediana, sulla trequarti Lozano dal 1' con Zielinski ed Insigne a supporto di Mertens: fuori Osimhen.
Nel primo tempo, di gran lunga, il peggiore in campo è il direttore di gara. Che, prima, non concede un rigore piuttosto evidente su Chiesa. E, successivamente, opta per lo stesso metro negando il penalty a Zielinski. Entrambi, comunque, due (grossi) errori. A caratterizzare il lato A del match, inoltre, una Juve ben organizzata e motivata. Trascinata dal solito Chiesa che, con una giocata delle sue, regala a CR7 una perla solamente da spingere in rete. Fatto.
Poco Napoli, poco organizzato. Due tentativi dalla distanza di Zielinski e Fabian Ruiz. E nient’altro da dichiarare. Menzione speciale – in una fotografia negativa dell’accezione, per CR7: che in avvio si divora un goal di testa impossibile da fallire.
Nella ripresa la scena, assente dalla sfida contro il Sassuolo datata 10 gennaio, la cattura Dybala. Che subentra a Morata e, con il suo solito delizioso mancino, chiude la sfida a tripla mandata. Un goal vitare, per lui e il prosieguo della stagione bianconera.
Insomma, un rientro fondamentale per provare a guardare il bicchiere mezzo pieno. E, inevitabilmente, nei prossimi giorni tornerà d’attualità l’argomento rinnovo. Per gli azzurri, dal dischetto, non basta nel finale Insigne.
IL TABELLINO
JUVENTUS-NAPOLI 2-1
MARCATORI: 13’ Cristiano Ronaldo, 73’ Dybala, 90’ rig. Insigne
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7; Danilo 6.5, De Ligt 6.5, Chiellini 5.5, Alex Sandro 6; Cuadrado 6 (69’ McKennie 6), Bentancur 6, Rabiot 6.5, Chiesa 7.5 (80’ Arthur s.v.); Morata 6 (69 Dybala 7), Ronaldo 6.5. All. Pirlo
NAPOLI (4-2-3-1): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Koulibaly 5.5, Rrahmani 5, Hysaj 5 (76’ Mario Rui s.v.); Demme 5 (55’ Osimhen 6.5), Fabian Ruiz 6 (89’ Petagna s.v.); Lozano 5 (54’ Politano 6), Zielinski 6.5, Insigne 6; Mertens 5 (76’ Elmas s.v.). All. Gattuso
Arbitro: Mariani
Ammoniti: Alex Sandro (J), Koulibaly (N), Rrahmani (N)
Espulsi: Nessuno
GettyJuventus celebrating Napoli Serie A