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Domani pomeriggio alle ore 18:00 andrà in scena la super sfida tra la Juventus di Massimiliano Allegri e il nuovo Napoli di Luciano Spalletti. Il tecnico bianconero sceglie di rinunciare a tutti i sudamericani per una sfida che sembra già essere decisiva. Negli ultimi 16 confronti tra Napoli e Juventus in Serie A solo una volta la gara è terminata in pareggio (1-1 nell’aprile 2017 nell’allora stadio San Paolo); il resto del bilancio è di cinque vittorie dei partenopei e 10 dei bianconeri.
Questa la presentazione della sfida da parte di Max:
"Sarà sicuramente una bella partita perché forniamo una squadra con grandi valori tecnici e in un buon momento. Fare la formazione non è difficile perché ne ho pochi, ho scelto di lasciare i sudamericani a casa. Cuadrado era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite ed è in colomba per accertamenti. De Winter, Soulé e Miretti verranno con noi e magari ci sarà spazio. Non deve essere un alibi però, cercheremo comunque di fare risultato”.
Out anche Chiesa, come ampiamente annunciato, per la sfida di domani:
"Ha avuto un risentimento muscolare, a livello precauzionale preferisco lasciarlo fuori. C’è il rischio in una partita di grande intensità come quella di domani. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrà valutare chi far giocare”.
Poi una parola sulla tattica, fondamentale per migliorare gli equilibri di squadra e la coesione tra i reparti. La Juventus ha registrato un pareggio e una sconfitta in questo avvio di campionato, nelle precedenti 51 stagioni di Serie A solo nel 2015/16 (1N, 2P) i bianconeri non avevano ottenuto alcuna vittoria nelle prime tre gare stagionali:
"Lo dovrò valutare oggi. Ma la parola emergenza non c’è, domani abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Le prestazioni restano sempre le stesse, poi per me il risultato conta sempre e vabbè, qualcuno metteva anche in discussione questo. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della partita che bisogna giocare con tranquillità e forza mentale [...] Con calma arriviamo, non c’è fretta. Ci sono tante partite, un pezzetto alla volta e intanto pensiamo a domani [...] Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di essere in tutte le competizioni a marzo. Poi dobbiamo migliorare, dobbiamo crescere come squadra e i risultati sicuramente aiutano in questo. Noi dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dai risultati".
Infine, il punto sui sudamericani e su Moise Kean, autore di una bella doppietta contro la Lituania:
"Questo è il calendario e dobbiamo accettarlo, abbiamo 13-14 giocatori più tre ragazzi. I giocatori che hanno giocato sta notte arrivano sabato mattina in Italia, portarli a Napoli col rischio che si facciano penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone. Domani faremo una grande partita, non so il risultato ma sicuramente una grande partita. Io accetto sempre i calendari, ci sono gli organi competenti che devono decidere cosa fare con le partite. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino, accettiamo quello che ci dicono [...] Kean l’ho trovato bene, è giovane e ha fatto bene al PSG. L’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Ronaldo".
Getty ImagesMassimiliano Allegri