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Juve, Kulusevski: "Quel che facevo era inutile. Davo il massimo, ma poi..."

13 MARZO
CALCIO/SERIE A

L'esterno svedese torna a parlare del suo periodo a Torino e delle ingiustizie che ha subito in bianconero

SPORT TODAY

L'addio dalla Juventus ha permesso a Dejan Kulusevski di dare un altro volto alla propria carriera. Nei suoi anni in bianconero l'esterno svedese non è mai riuscito a esprimersi al meglio. Le troppe difficoltà affrontare a Torino lo hanno limitato, rischiando di compromettere un cammino che, iniziato a Parma, oggi è ripreso in quel di Londra. È con la maglia del Tottenham che è tornato a brillare, a mostrare nel campionato inglese tutte le qualità e le potenzialità che lo hanno sempre contraddistinto. Ed è proprio dall'Inghilterra che si è espresso duramente sulla Juve e sul suo periodo a Vinovo:

«Quando mi sono trasferito in Inghilterra non sapevo nemmeno io cosa aspettarmi da me stesso. Come calciatore, stavo vivendo un brutto momento. Alla Juve non ho quasi mai giocato titolare in sei mesi ti senti malissimo, perché dai la tua vita per giocare una partita, ti alleni più forte che puoi, e finisci per veder giocare nel tuo ruolo calciatori che non sono nemmeno ali. Mi sono sentito in imbarazzo, addirittura inutile».

Ronaldo

«Che ragazzo incredibile. Dopo l'allenamento tutti stavano al telefono, ma lui no. Potevi vedere quanto si allenasse duramente, nonostante non avesse niente da dimostrare. Devo essere sincero, non sono il tipo che chiede favori ai compagni, ma a Cristiano ho chiesto di autografarmi una maglietta e poi l'ho regalata a mia madre. Cinque anni prima pensavo a trovarmi un lavoro normale in Svezia, e ora stavo giocando con uno dei migliori della storia, i sogni a volte diventano realtà».

Dejan Kulusevski

Getty ImagesKulusevski al termine di una partita con il Tottenham

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