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Arrivato a ottobre 2018, pian piano ha formato una vera e propria corazzata che è tornata a sollevare lo scudetto nel 2021, ben 11 anni dopo l'ultima volta, e che nelle ultime due stagioni ha vinto Coppa Italia e Supercoppa italiana. Svanito il tris nella coppa nazionale, dove la squadra di Simone Inzaghi è stata eliminata agli ottavi dal Bologna (2-1 in rimonta dopo i tempi supplementari), l'Inter vuole tornare da Riad con la coppa per arricchire la bacheca per il quarto anno di fila.
Zhang ha già staccato per numero di successi totali i predecessori Pellegrini e Fraizzoli e adesso ha messo nel mirino Angelo Moratti che negli anni Sessanta mise in fila sette trofei (tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali). Steven si augura intanto di salire a quota sei lunedì per poi eguagliare il presidente della Grande Inter a maggio, con la seconda stella sul petto. Poi ci sarebbe l'inarrivabile Massimo Moratti che, con 16 trofei in bacheca, compresi i cinque ufficialmente sotto la gestione di Giacinto Facchetti, osserva tutti dall'alto nella classifica presidenziale.
Zhang guarda al futuro ma deve fare i conti col presente: il 20 maggio scade il termine per la restituzione di oltre 350 milioni (275 più gli interessi) prestati dal fondo americano Oaktree. Già nelle prossime settimane si capirà se l’operazione rifinanziamento del prestito, su cui sta andando avanti con decisione, arriverà a buon fine. Intanto il 4 febbraio al Meazza c'è lo scontro diretto contro la Juve mentre il 20 si giocherà l'andata degli ottavi di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid di Simeone: 16 giorni di fuoco e passione che potrebbero portarlo di nuovo a Milano.
Getty ImagesSteven Zhang, Inter