_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Sono vent'anni che Maurizio ha ricevuto il testimonte dallo zio Roberto e dal padre Benito, cui è intitolato lo stadio inaugurato quasi sei anni fa: "Meditavo l'addio dopo la finale contro lo Spezia, ma non era all'orizzonte un successore; quell'amarezza ha portato il cambiamento, un progetto sostenibile che rompesse con le storture del passato. I principi? Sostenibilità finanziaria, valorizzazione del brand, valorizzazione dei giovani, sviluppo delle infrastrutture: e forte radicamento nel territorio. Il risultato è importante, ma come lo si raggiunge ancora di più. Angelozzi conosce bene Di Francesco, seguirà la filosofia di un calcio concreto e propositivo. Non dobbiamo rincorrere chi è più strutturato di noi, usando gli stessi mezzi nonostante risorse differenti: solo provando ad agire sulla capacità organizzativa si può tentare di competere con chi è più forte, è questo il gusto di questa sfida".
Con l'esperienza di chi ha sempre ricoperto incarichi nelle istituzioni calcistiche, spiega: "Il vero problema è aumentare i ricavi, altrimenti non limiteremo le differenze, né faremo crescere il nostro calcio; siamo in declino, senza la stabilità del sistema e la valorizzazione dei nostri talenti continueremo con soddisfazioni e delusioni, vedi l'Europeo e i Mondiali. assistiamo a ricorsi e controversie risolti dagli organi di giustizia, ordinario o sportiva; l'ordinamento non è in discussione, le regole ci sono e si devono applicare, chi non le rispetta stia fuori. Serve una 'patente' per operare in questo mondo, ne parlavo anni fa..".
Getty ImagesDa Grosso a Di Francesco