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CONI, Malagò si esprime sulla difficile situazione del mondo del calcio

6 AGOSTO
CALCIO/SERIE A

Parole decise quelle del presidente del CONI Malagò sul mondo del calcio per chiedere aiuti e sussidi come qualunque altra azienda italiana.

SPORT TODAY

In questo intenso periodo di impegni Olimpici che tanta soddisfazione stanno dando alla nostra Nazione, il presidente del CONI Giovanni Malagò trova un attimo di tempo per parlare anche della difficile situazione del mondo del pallone italiano. Moltissimi esponenti di questo ambiente, con in testa il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, stanno da tempo lanciando appelli accorati a Governo ed istituzioni per avere lo stesso trattamento di tutte le altre aziende per quanto riguarda aiuti e sussidi economici. 

Neanche da dire che un discorso del genere fa storcere non poco il naso all'opinione pubblica, vedendo inc ciò un'operazioe classista e assolutamente elitaria. Tuttavia, Malagò non la pensa così e si allinea con ciò che ha già espresso la FIGC. Queste le sue parole dalle pagine del Sole 24 Ore:

"Ristori al mondo del calcio? Sono al fianco del presidente della Figc Gabriele Gravina. Vede, c’è un approccio che frena il Governo, laddove ritiene che gli aiuti alla Serie A sarebbero interpretati dall’opinione pubblica come un sostegno ai ricchi stipendi dei calciatori. Ma non è così. I ristori, le agevolazioni fiscali, la richiesta di una riapertura più ampia degli stadi, ovviamente compatibile con la sicurezza sanitaria, sono da equiparare alle legittime richieste di altri settori industriali. E sostenere il calcio professionistico significa proteggere tutto lo sport [...] I finanziamenti all’attività olimpica come allo sport di base e alle federazioni derivano dal gettito fiscale prodotto prevalentemente dalla Serie A, parliamo del 32% fissato dalla legge, di un prelievo pari a 1,2/1,3 miliardi all’anno. A me come a tutti i presidenti federali è chiaro che più il nostro calcio è competitivo e incassa, più ne guadagna l’intera filiera sportiva. Forse non a tutti lo è".

Infine, Malagò si esprime anche su un argomento da sempre molto controverso, ovvero il divieto di sponsorizzazioni a provenienti da agenzie di Betting:

"ltro paradosso. Si privano di risorse i nostri club, per una scelta demagogica, e li si penalizza nella competizione con altri paesi che non hanno tali divieti. Ecco perché dico che lo sport italiano è costretto a competere con le mani legate dietro la schiena. È il momento di cambiare passo".

Giovanni Malagò

Getty ImagesGiovanni Malagò

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