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Cambiaso e la vecchia foto con Criscito: "Facevo il raccattapalle, è rimasto scioccato"

28 OTTOBRE
CALCIO/SERIE A

Intervistato da 'Cronache di spogliatoio', Andrea Cambiaso racconta il suo sogno da giocatore del Genoa: "Fino a pochi mesi fa tifavo in Curva"

SPORT TODAY

La vita di Andrea Cambiaso è cambiata in pochi mesi, anzi settimane: precisamente le ultime, in cui ha fatto in tempo a trovare la prima rete in Serie A contro il Napoli al 'Ferraris', davanti a quella gente che lui conosce benissimo.

Una partita che il 21enne terzino del Genoa non potrà mai dimenticare, ma non solo per il goal: intervistato da 'Cronache di spogliatoio', ha rivelato di aver avuto un piccolo battibecco con Ounas a causa del comportamento della curva rossoblu, poco 'tollerante' con gli avversari. "Da tifoso a calciatore: proprio contro il Napoli ho segnato la mia prima rete in Serie A. In quella partita ho avuto un battibecco con Adam Ounas. Loro stavano perdendo troppo tempo con i cambi mentre erano in vantaggio, così sono stati beccati dalla nostra curva. E lui ha iniziato a lamentarsi. Mi ha guardato, l’ho guardato, e gli ho detto: 'Eh cazzo, lo so bene che fanno casino. Fino a pochi mesi fa ero uno di quelli'. Era l’adrenalina della situazione, ero ancora in trance dal goal. Mi sono innamorato di quel video in cui Daniele De Rossi va incappucciato nella curva della Roma per rivivere quelle sensazioni. Alla prima squalifica lo faccio anche io!".

Ora Cambiaso condivide lo spogliatoio con Mimmo Criscito  e, a differenza di qualche anno fa, il contesto è totalmente diverso. "Adesso nello spogliatoio ho Goran Pandev e Mimmo Criscito, è pazzesco essere nella loro stessa squadra! Mimmo, poi… era il capitano del Genoa che guardavo allo stadio. Ho ancora un video di quando facevo il raccattapalle, contro lo Slavia Praga, e accompagno i calciatori in campo. Ci siamo noi due, uno vicino all’altro. Qualche giorno fa gliel’ho fatto vedere: 'Quel bambino sono io'. Lui è rimasto scioccato. Ha mormorato 'Incredibile...'".

La maglia dell'esordio in Serie A è diventata un cimelio donato all'Alessandria, una delle squadre in cui il Genoa lo ha mandato in prestito a farsi le ossa prima di concedergli questa chance unica. "Sapete: la maglia dell’esordio in Serie A l’ho regalata all’Alessandria. Quell’anno mi sono infortunato seriamente, ho toccato il punto più basso. Alla prima stagione tra i professionisti e subito fuori. Mi è servito per caricarmi ancora di più. I tifosi sono sempre stati magici, così come a Empoli. Dopo due anni in cui sono stato fermo, questa estate in ritiro con il Genoa ho avuto la voglia che nessuno aveva. Ero fermo da così tanto che andavo a mille".

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