Granada-Napoli, Gattuso: "Non siamo venuti qui in vacanza"

Alla vigilia dell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia parlando della partita in programma domani sera a Granada alle 21.

"Siamo in emergenza, ma non siamo venuti qui in vacanza. Vogliamo fare una grande prestazione, ci vuole un grande Napoli contro una spagnola atipica. Vanno in verticale, sono veloci davanti e sono ben organizzati. Siamo pochi, ma serve una squadra competitiva. Lozano? E’ un giocatore importante come tutti quelli che mancano, l'anno scorso ha fatto molto meno delle sue possibilità. Ma abbiamo Politano che sta facendo una grandissima stagione, mentre Insigne sta vivendo una delle sue migliori".

Gattuso continua a battere giustamente sull’emergenza, gli infortunati sono sempre di più: "Abbiamo bisogno di recuperare giocatori perchè si gioca ogni tre giorni, noi e la Juve siamo le uniche a non aver mai potuto svolgere una settimana tipo. Questo problema ce l'hanno tutti, ma noi sempre, compreso l'impegno di Supercoppa a gennaio. Ma bisogna affrontare le cose con grande serietà. Chi ha avuto poco spazio come Meret, o un Fabian reduce da Covid, vedremo di metterli nelle condizioni per esprimersi al massimo. Tre giorni fa ci mancavano gli stessi giocatori tranne Petagna, sappiamo che c'è da stringere i denti vista la fatica fatta sabato e quella da fare col Granada. Non possiamo fare calcoli".

Poi il focus si sposta sul Granada, l’avversario di domani: "Affrontiamo una squadra rognosa, che ha caratteristiche ben precise, l'esperienza si azzera. Per loro è un grande evento, noi dovremo battagliare perchè possono metterci in difficoltà. Ho visto come affrontano le squadre superiori tecnicamente, serviranno fisico e carattere e giocare bene dal punto di vista tecnico. Bisogna rispettarli".

Infine il solito accenno alla società e a De Laurentiis: "Il presidente è quello che mette i soldi, compra i giocatori e fa funzionare la struttura. Anche se ci sono discussioni serve sempre rispetto, nelle grandi famiglie può succedere. Quando ha voglia di venire al campo è giusto che lo faccia, in questo momento di difficoltà siamo uniti".

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