_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Il doppio ex di Roma e Siviglia, Vincenzo Montella ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, ed ha analizzato la finale di Europa League tra i giallorossi ed il club andaluso.
Le dichiarazioni del tecnico: "È scontato per chi farò il tifo: per me Siviglia è stata una parentesi importante, anche se molto breve. Siamo arrivati ai quarti di Champions League, traguardo storico per la società, e in finale di Coppa del Re. Ma sono stati pochi mesi, non si può paragonare alla passione per la Roma: sono stati dieci anni molto intensi per me".
Sulla vittoria del Siviglia sullo United di Mourinho: "Ma non era una finale. Mourinho è un uomo vincente, basta dire che a Roma ha raggiunto due finali europee in due anni. È un genio".
Riguardo il favorito: ”Le finali sono sempre incerte. Un po' di storia conta, ma non credo ci siano favorite. Sarà importante l'episodio, la calma, l'abitudine, ma non vedo una favorita".
Sull’importanza di Dybala e Mourinho: ”Dybala fa la differenza, nella Roma un po' di più, è il giocatore che ha più talento e imprevedibilità. Mi auguro possa essere nelle condizioni fisiche di giocare anche solo per uno spezzone di partita. Sul futuro di Mourinho non lo posso prevedere, ma a Roma comunque ha lasciato il segno, la dimostrazione sono i sold out allo stadio ogni domenica. Con lui si è tornati a respirare l'entusiasmo dei primi anni Duemila che fortunatamente ho vissuto anch'io".
Un commento poi su Abraham e Belotti: "La Roma ha un'identità precisa, una squadra molto compatta, si difende con ordine, pazienza e sacrificio, gli attaccanti sono un po' penalizzati. Il baricentro della Roma non è altissimo e questa è stata una delle cause per cui sia Abraham che Belotti non riescono a ingranare. Tuttavia riesco a vedere un'alchimia importante, è merito dell'allenatore che riesce a far sacrificare giocatori di talento".
Un pensiero poi sullo scudetto del Napoli: ”Felicissimo, erano troppi anni che Napoli non vinceva, è stato un trionfo. Noi allenatori viviamo di energie e stimoli, quando vengono meno, lasciare è un atto di grande responsabilità. Tanto di cappello a Spalletti".
Un commento poi sula stagione del Milan: “Stagione eccellente e altamente competitiva, con semifinale di Champions e quarto posto. Servono innesti di qualità un po' in tutti i reparti, Maldini e Massara lo sanno molto bene".
In chiusura, un commento sul futuro: “Non lo so, sto bene in Turchia, il campionato mi piace. Come detto, un allenatore vive di ambizioni e stimoli, vedremo cosa succederà, non ho molta fretta ora di decidere” riporta Tuttomercatoweb.
Getty ImagesCampionato in Turchia