_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });La Roma schianta lo Shakhtar Donetsk nell’andata degli ottavi di finale di Europa League ipotecando il passaggio ai quarti. All’Olimpico la squadra di Paulo Fonseca, un ex, è più forte delle assenze e anche degli infortuni in corso d’opera dilagando nella ripresa. Il ritorno in terra ucraina giovedì prossimo si annuncia una formalità, ma sarà meglio tenere gli occhi aperti al cospetto di un avversario che ha chiuso al terzo posto il girone di Champions League davanti all’Inter e che lo scorso anno si è spinto fino alle semifinali di Europa League.
Partita poco spettacolare nel primo tempo, che la Roma approccia in modo prudente lasciando il possesso palla agli avversari. I giallorossi passano però alla prima occasione quando, al 24', un altro ex della gara, Henrikh Mkhitaryan, avvia una bella azione proseguita da Pedro e rifinita da Lorenzo Pellegrini.
L’armeno, schierato punta unica, sfiora subito il 2-0, ma sarà costretto ad uscire al 35’ a causa di un infortunio muscolare. Al suo posto Borja Mayoral.
Shakhtar più deciso in avvio di ripresa, la Roma ripete la tattica del primo tempo e si accontenta di provare a sfruttare gli spazi che si aprono in contropiede. Le squadre si allungano e la partita si accende.
Fonseca, che perderà poi anche Diawara, indovina il cambio mandando in campo El Shaarawy al posto di Pedro e il Faraone è subito protagonista: prima un gol sbagliato su invito di Pellegrini poi, dopo un miracolo di Pau Lopez su Junior Moraes, al 29’ il raddoppio con un gran pallonetto. È il gol che stende lo Shakhtar, che esce dalla partita e forse dal discorso qualificazione al 32’ con il colpo di testa vincente di Mancini dopo spizzata di Cristante.
Getty ImagesLa gioia di Mkhitaryan e Spinazzola dopo il primo gol allo Shakhtar