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Dopo 37 lunghi giorni di digiuno la Juve torna al successo e grazie al 2-0 sulla Lazio ipoteca, o quasi, la finale di Coppa Italia. I bianconeri, che non vincevano dal 25 febbraio (3-2 al fotofinish contro il Frosinone), conquistano così un ampio vantaggio in vista del secondo round in programma il prossimo 23 aprile all'Olimpico, riscattando il ko subito al 93' sabato in campionato. A siglare il successo della formazione di Massimiliano Allegri sono i due cavalieri del gol, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, autori rispettivamente dell'ottavo e sedicesimo centro stagionale.
Dopo un primo tempo nel quale la Vecchia Signora si vede prima assegnare e poi revocare un calcio di rigore, ci pensano i due alfieri dell'attacco bianconero ad archiviare la pratica Lazio nel giro di 14 minuti: al 50' l'ex Fiorentina apre le marcature su imbeccata di Cambiaso, poco dopo il serbo raccoglie il decimo assist stagionale di McKennie e con un colpo da biliardo di mancino batte Mandas per la seconda volta per la gioia dei tifosi e di John Elkann, presente sugli spalti dello Stadium.
Undicesimo sigillo in Coppa Italia per Federico Chiesa (solo Immobile con 12 e Dybala con 13 hanno fatto meglio nel torneo tra i calciatori ancora in attività), che si mette così alle spalle una stagione vissuta sull'altalena tra alti e bassi. L'esterno azzurro, però, con la testa va subito alla sfida di campionato contro la sua ex squadra, la Fiorentina: «La vittoria di oggi non cancella una crisi che dura da due mesi. Dobbiamo sistemare le cose. Il pareggio contro l’Empoli e il ko a San Siro subendo la partita ci hanno condizionato nelle partite successive. Non ci siamo spenti, ma quando sfuma un sogno così grande come lo scudetto è difficile tornare a pensare ad altri obiettivi».
Grande ex della Viola anche Dusan Vlahovic, che con il gol ai capitolini di Igor Tudor si è fatto perdonare il rosso rimediato contro il Genoa: «Avevamo bisogno di una vittoria così - sottolinea a fine gara -, perché stiamo vivendo un periodo difficile. Partita tosta, ma è soltanto il primo tempo… Archiviamo questa gara e adesso pensiamo alla Fiorentina in campionato, dove dobbiamo tornare assolutamente a vincere. Dei miei gol non mi importa tantissimo, quello che conta è la squadra. Faccio i complimenti ai compagni e all’allenatore per come ha preparato la partita. E ringrazio i tifosi. Spero che il periodo duro sia alle spalle».
Getty ImageVlahovic e Chiesa