«Non bisogna avere paura, il calcio dà sempre una opportunità e va vissuto con grande entusiasmo. C'è il desiderio e la passione di andare a giocare questa finale, bisogna fare il massimo. La certezza è che la squadra sarà motivata, abbiamo un obiettivo da prendere e bisogna fare un grande sforzo». Lo ha detto il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Lazio. L’allenatore bianconero ha aggiunto: «Non bisogna credere che domani sia tutto facile, sarà una partita lunghissima, c'è da giocare e lavorare di squadra. Sia chi scenderà in campo sia chi verrà in panchina. Sarà una partita diversa rispetto a Cagliari, da dentro o fuori, troveremo una squadra che ci aggredirà, dovremo essere lucidi e giocare una gara con grande personalità, soprattutto quando avremo la palla. Loro devono recuperare due gol, sarà una sfida molto difficile. Noi siamo partiti quest'anno con due obiettivi, quello di entrare nelle prime quattro, e momentaneamente siamo terzi in classifica anche se è ancora lunga, e poi di centrare l'obiettivo della finale di Coppa Italia».
Allegri ha spiegato: «Alla Juve serve più un gestore o un maestro di calcio? Io non penso niente, faccio un lavoro che mi piace, poi la società è in diritto di valutare il surplus di un allenatore in un contesto o in un altro. La cosa più importante per noi è centrare gli obiettivi. In questo momento non bisogna pensare al futuro, bisogna rimanere concentrati sugli obiettivi per cui abbiamo lavorato per 7-8 mesi. Questo è il momento più importante e più difficile, non abbiamo ancora raggiunto la qualificazione in Champions né la finale di Coppa Italia».
Getty ImagesAllegri, tecnico della Juve