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I tre ko incassati dall'Inter hanno tutti uno stesso comune denominatore: sono arrivati allo stesso modo, in rimonta, di mercoledì e a distanza di 84 giorni l'uno dall'altro. Stesso copione, dunque, con l'identica trama, svolgimento e conclusione. Prima della rovinosa caduta al Civitas Metropolitano, costata l'eliminazione in Champions League, per i nerazzurri era stata indigesta la "via Emilia". La prima sconfitta in stagione, l'unica fin qui in campionato, era arrivata infatti contro il Sassuolo il 27 settembre: al vantaggio di Dumfries che aveva chiuso la prima frazione di gioco, i neroverdi risposero nella ripresa con le reti di Bajrami e Berardi che ribaltarono l'esito finale regalando i tre punti ai neroverdi.
L'altro capitombolo, costato stavolta la Coppa Italia (competizione nella quale l'Inter detiene in titolo da due anni), è arrivato agli ottavi, contro il Bologna il 20 dicembre. Quella serata storta, ironia della sorte, iniziò con l'errore dal dischetto di Lautato Martinez (suo il penalty finale che ha regalato la vittoria all'Atletico Madrid). Chiusi sullo 0-0 i tempi regolamentari, l'Inter passò avanti al 92' con Carlos Augusto prima di vedersi ribaltata nel giro di quattro minuti, 112' e 116', dai gol di Beukema e Ndoye che fecero esplodere la panchina ospite regalando ai tifosi rossoblù una serata indimenticabile.
Getty ImagesInter dopo la partita contro l\'Atletico Madrid