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Juventus-Chelsea, Allegri: "Serve ambizione, domani giochiamo coi Campioni d'Europa"

28 SETTEMBRE
CALCIO/CHAMPIONS LEAGUE

Il tecnico dela Juventus Max Allegri parla prima della gara col Chelsea, dando fiducia a Kean e a Bernardeschi e chiarendo la situazione generale della rosa.

SPORT TODAY

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato poco fa in conferenza stampa alla vigilia della stupenda partita di Champions, valida per la seconda giornata della Fase a Gironi, contro i Campioni in carica del Chelsea di Thomas Tuchel. Questa sarà la quinta sfida tra Juventus e Chelsea in Champions League: entrambe hanno vinto una gara ciascuna nei quattro precedenti (due pareggi). La Juventus ha trovato il successo nell’ultimo confronto in ordine di tempo, registrando un 3-0 in casa nella fase a gironi 2012-13.

Queste le parole di Allegri, che inizia scherzando sulle scelte offensive:

"Ho le idee confuse... Scherzi a parte, è stato un buon allenamento. C'è Rabiot, Ramsey è out. Domattina deciderò: come ha detto prima Giorgio, ci vorrà una partita tecnica. Sono solidi, Tuchel ha fatto un grande lavoro. Sono forti in contropiede, sono forti nelle palle inattive. Sarà un bel test lì, magari domani sera non lo prendiamo. Servirà una gara con pazienza, sarà difficile trovare varchi e dovremo esser bravi a stare in campo. Per la difesa a tre è il primo dubbio che ho. Però come ho già detto la difesa a tre è una questione relativa. L'unica punta di ruolo è Kean, metterò i due o tre davanti a seconda delle caratteristiche. Domattina deciderò la formazione".

Assenti Asia Dybala che Morata, che ha segnato 24 gol in 72 presenze con il Chelsea in tutte le competizioni, era strata paventata l'ipotesi di vedere Bernardeschi prima Punta:

"A volte gioca da fantasista ma non è il suo ruolo. Ha delle grandi potenzialità inespresse: con la Sampdoria ha fatto una buona partita come ha fatto quando è stato chiamato in causa. Tutto parte da quello che ha nella testa, dalla cattiveria nel giocare le partite quando hai la palla [...] Giovani non sono, hanno solo meno esperienza internazionale. Domani voglio una squadra che gioca una bella partita, pulita. Servirà pazienza, dovremo divertirci. L'emozione è naturale, servirà una gara internazionale. Davanti abbiamo una squadra dove ti sbagli ti punisce. Voi direte, anche in Italia avete sbagliato una volta e ti hanno punito... Avete ragione".

Un punto anche su un altro giocatore abbastanza criticato, ovvero Adrien Rabiot:

"E' a disposizione, la caviglia sta bene ed è a disposizione. E' come Bernardeschi. Quando un giocatore è alla Juventus, è difficile possa essere discusso. La differenza nelle carriere dei giocatori passa da quello che hanno nella testa, dall'obiettivo personale al servizio della squadra e dalla cattiveria con cui si allenano, con cui tirano in porta, con cui passano, con cui difendono. La carriera passa da questo: sono dettagli che fanno la differenza. Quanti giocatori bravi si sono persi? Gli mancava un pezzetto. Io fossi Rabiot sarei arrabbiato con me stesso: è al terzo anno in Italia, in due anni ha segnato poco. Non esiste, mi arrabbierei con me stesso. In questa stagione migliorerà su questi dettagli".

La Juventus ha vinto 11 delle ultime 12 partite nella fase a gironi di Champions, perdendo in questo parziale solo 0-2 con il Barcellona a ottobre 2020. I bianconeri hanno collezionato ben sette clean sheets in questo parziale e le ultime vittorie sono state tutte per 3-0 (contro Dynamo Kiev, Barcellona e Malmö):

Serve dare pressione ma bisogna giocare bene, fare più passaggi ma se gliela dai, non puoi giocare 95 minuti in pressione. Quando hai palla devi respirare per costruire e andare a recuperare subito. n Italia si va allo stadio per tifare contro, in Inghilterra pro. In Italia c'è cultura diversa, completamente. In Spagna ancora e via dicendo. Poi che loro abbiano più risorse è un dato di fatto, il rapporto sui diritti tra noi e loro è uno a tre. Noi però c'arrangiamo, è nella nostra storia e nel nostro dna. Non dobbiamo diventare le altre: siamo l'Italia e l'Italia siamo. Piaccia o no. Poi quali partite son belle? Belle partite quali? Alcune finiscono 3-2, altre 0-0. A tanti lo 0-0 non piace, perché non colgono il dettaglio nel difendere".

Allegri delinea poi la situazione generale della rosa:

"Arthurè' ancora molto indietro. Sono stati fatti dei test: nella sosta faremo due amichevoli, proveremo a rimetterlo in condizione nel minor tempo possibile [...] Danilo domani gioca. Dove? Vedremo [...] Bentancur è cresciuto molto, domenica poteva tenerla bassa e segnare. Da solo non può fare la regia di una squadra però, ha bisogno di una collaborazione. Locatelli sotto questo punto di vista gliela può dare. Manuel adesso non è pronto per farla da solo, insieme se la dividono [...] Kean deve giocare e segnare. Una cosa che sa far bene è far gol. Calcia bene, attacca bene la profondità, chiude bene l'azione. Deve migliorare quando deve giocare con la squadra, a livello di tecnica individuale [...] Da Chiesa mi aspetto quel che sta facendo ora e ancora meglio. Ha fatto molto bene, per arrivare qui e fare un'annata come lo scorso anno non era facile. Dopo questo Europeo dove ha segnato dei gol decisivi, è nella condizione di non esser più il ragazzo che tutto quel che fa, va bene. Il margine d'errore s'è assottigliato. Ecco perché questa stagione per lui è più difficile".

Infine, un indizio di formazione:

"Ne devo dire tre? Szczesny, Locatelli, Alex Sandro".

Massimiliano Allegri

Getty ImagesMassimiliano Allegri

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