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Le "novità" nell'undici iniziale del tecnico piacentino sono principalmente due. Il primo è Stefan de Vrij che, nonostante il rientro di Acerbi a Bologna, si posizionerà al centro della retroguardia, in mezzo tra Pavard e Bastoni. A lui spetterà il compito di battagliare con Alvaro Morata che, non al meglio nella gara del Meazza, sa come fare male all'Inter (quando era alla Juve segnò quattro volte in 13 partite). Dai suoi piedi "educatissimi", poi, inizierà l'azione interista con le uscite da dietro. L'ex Bayern Monaco e l'italiano, invece, saranno chiamati a decidere, in base alle situazioni, se stringere in mezzo o allargarsi sulla fascia oltre ad andare a prendere Griezmann sulla trequarti.
Rispetto alla partita dello scorso 20 febbraio dovrebbe esserci un solo cambio: Dumfries al posto di Darmian. Le ragioni sono molteplici: in primis per la possibilità di schierare l'azzurro a gara in corso anche sulla sinistra vista l'assenza di Carlos Augusto, in secondo luogo perché su quel lato ci sarà Samuel Lino, il più pericoloso degli spagnoli nel primo round. Il brasiliano, dunque, oltre a spingere dovrà anche correre indietro per coprire sull'olandese che, a San Siro, quando entrò a 20 dalla fine, fece ammattire il diretto avversario. «Sarà una gara molto intensa - ha detto Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia -, ma è nelle difficoltà che dovremo saper fare la differenza. Siamo qui perché vogliamo continuare il nostro percorso. Arrivare un’altra volta in fondo è il desiderio di tutti».
Getty ImagesSimone Inzaghi, allenatore Inter