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Il gran pasticcio Uefa vs Superlega

2 GIUGNO
CALCIO/CHAMPIONS LEAGUE

Sarà la Corte di Giustizia Europea con sede in Lussemburgo a decidere le sorti di Barcellona, Juventus e Real Madrid in Champions League: i rischi di una sentenza epocale e le "ragioni di opportunità".

GUIDO BAGATTA

Onestamente io non ci credo e fino a che non vedrò la notizia pubblicata sulla Gazzetta (dello sport ed ufficiale…) sarò sempre convinto che Juve, Real e Barça, l’anno prossimo, giocheranno regolarmente la Champions League.

Come avrete sicuramente letto un po’ dovunque, la questione è adesso in mano alla Corte di Giustizia Europea, che ha sede in Lussemburgo, dopo che la giustizia ordinaria spagnola non se l’è sentita di esporsi con una sentenza destinata comunque a cambiare il mondo del calcio. È bene precisare che, in questo caso, non stiamo parlando della paventata squalifica della UEFA alle tre “ribelli”, ma della causa intentata dalla stessa Superlega”, come ente giuridico, alla UEFA per aver aperto delle procedure disciplinari nei confronti delle stesse tre squadre che, nelle intenzioni della UEFA stessa, potrebbero portare all’esclusione per due anni dei club dalla Champions.

Insomma, come capirete, un pasticcio sempre più grande, che rischia di ingolfare non solo gli Europei (gestiti dalla Uefa), ma addirittura i preliminari di Champions e l’inizio dei vari campionati nazionali, visto che ci potrebbero volere anche due mesi prima che arrivi un pronunciamento ufficiale dal Lussemburgo. Ed è proprio quest’ultimo punto, che mi fa propendere verso una soluzione (o se volete, un accordo) che arriverà molto prima del previsto.

Alle tre squadre, verrà data un multa salata (50 milioni a testa?) unita ad una reprimenda epocale con magari un paio di turni casalinghi da giocare a porte chiuse. I Club fingeranno di stizzirsi, per poi accettare di buon grado le sanzioni, ben sapendo che la loro iniziativa, malfatta e mal comunicata quanto volete, alla fine avrà contribuito a shakerare ben bene i vertici del calcio europeo. 

Questa mia convinzione arriva soprattutto da altri due fattori: il primo meramente di calcolo, il secondo basato sulle persone. A Losanna sarebbero infatti dei folli a pensare di aver già vinto la causa in tribunale, anche perché, se succedesse l’esatto contrario, il mondo del calcio subirebbe un tale contraccolpo che, in confronto, la legge Bosman sembrerebbe una diatriba tra fratelli di padri differenti, per capire a chi spetta cosa. Capirete che, per la UEFA, significherebbe letteralmente chiudere un'era, consegnando ad altri il calcio d’elite senza neppure l’onore delle armi.

Il secondo fattore è invece, come detto, molto più semplice e pragmatico e riguarda i nuovi allenatori di Real e Juve. Secondo voi, Ancelotti ed Allegri, tra le varie offerte che avevano, avrebbero mai accettato di firmare i loro nuovi contratti senza la garanzia di un palcoscenico europeo? Sinceramente, non credo. Chi gestisce Ancelotti ed Allegri avrà sicuramente discusso, parlato e dato certezze ai propri assistiti su questo aspetto.

Vi ripeto, questione di sensazioni (mie) che si basano, per concludere, anche sulla certezza che una Champions senza Juve, Real e Baça perderebbe un bel 30% del suo valore commerciale. E quando si parla di soldi, come abbiamo visto, la UEFA ci sente benissimo….

Guido  Bagatta

GUIDO BAGATTA
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