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Dybala, mancino e gol: l'esultanza è un omaggio a Platini

2 NOVEMBRE
CALCIO/CHAMPIONS LEAGUE

L'argentino ha esultato riprendendo uno dei momenti più iconici dell'esperienza del francese con la maglia della Juventus.

SPORT TODAY

Partita fondamentale, quella della Juventus all'Allianz Stadium contro lo Zenit: importante soprattutto per il conseguimento del primo obiettivo stagionale, il passaggio del turno in Champions League.

Bianconeri che scendono in campo con un capitano diverso: Massimiliano Allegri affida la fascia a Paulo Dybala, che dopo la sfida contro il Verona aveva richiamato i compagni all'attenzione: "Dobbiamo portare rispetto per questa maglia, per la sua storia e per i grandi campioni che la hanno indossata".

Uno tra questi senza dubbio Michel Platini, che della storia della Juve ha scritto pagine importanti, indimenticabili.

I bianconeri contro i russi passano in vantaggio all'11' proprio grazie all'argentino, bravo a battere di controbalzo in area di rigore sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Cade a terra, si stende e poggia la testa sul braccio: un'esultanza che ha ricordato a tutti un momento iconico, per un omaggio unico.

L'episodio risale al 1985, Coppa Intercontinentale tra Juventus e Argentinos Juniors: la finale termina 2-2 ai tempi regolamentari, con le reti bianconere di Platini e Laudrup.

Sul punteggio di 1-1, però, il francese si rese protagonista di uno dei gol più belli della sua carriera: palleggio di destro, scavalcando due difensori e sinistro all'incrocio.

Tutto bello, ma inutile: l'arbitro annulla la rete. Platini, in esultanza, si stende e reagisce ironicamente poggiando la testa sul braccio, in segno di polemica. Dybala ha ripreso quel momento iconico all'Allianz Stadium, con una differenza: questa volta il gol è valido.

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Paulo Dybala

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