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Champions League, Antonio Conte: "Dobbiamo metabolizzare questa eliminazione e ripartire in fretta"

9 DICEMBRE
CALCIO/CHAMPIONS LEAGUE

Male questa sera l'Inter di Antonio Conte. I nerazzurri non sono stati in grado di segnare un gol allo Shakhtar in 180' di gioco, e ora si ritrovano fuori da tutto. Le parole di Conte sono molto amare ma saggiamente evita di farsi trascinare dall'emozione

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È un Antonio Conte davvero scuro in volto quello che si presenta all'intervista post match. Tanta delusione per una partita che si sperava sicuramente di vincere. Ora la stagione è largamente compromessa, e il fallimento del tecniico salentino è sotto gli occhi di tutti. Per il terzo anno consecutivo l'Inter manca l'aggancio aglii ottavi di finale della coppa dalle grandi orecchie.

Queste le parole del tecnico nerazzurro: "Squadra poco cattiva? Sono pareri vostri, ma non sono d’accordo. Penso che la squadra ci abbia messo tutto, ha dell’incredibile che non siamo stati capaci a fare un gol allo Shakhtar in 180 minuti dominati. E il portiere loro sempre migliore in campo. Quale cattiveria? I ragazzi hanno dato tutto, non sono assolutamente d’accordo".

Un po di recriminazioni sul Var: "C'è rammarico e delusione, non mi sento di dire che c'è stata mancanza di cattiveria e concentrazione. E ora posso dire che non siamo stati fortunati con gli arbitri e con il VAR. L'Inter non è stata rispettata, andate a vedervi gli episodi non visti in questo girone".

Manca sempre l'ultima giocata, l'ultimo step per fare il definitivo salto di qualità: "Sono valutazioni che devono essere fatte in maniera serena a freddo, non penso che i possano fare dopo un’uscita del genere. C’è molto rammarico, molta delusione, ma non mi sento di dire che ‘è stata mancanza di determinazione, cattiveria. Manca il gol e se non segni non vinci. È successo con loro sia all’anadata che al ritorno, e penso che non siamo stati fortunati anche con il Var in questa Champions League. Ora che siamo usciti posso dirlo: l’Inter non è stata rispettata. Situazioni non valutate o non viste. Grande delusione perché con un gol passavi il turno. Ma se non segni, non vinci".

Poi una domanda sulla gestione dei cambi nel corso della partita: “Sanchez l’ho messo dentro a 20 minuti dal termine, sbilanciandoci con tre punte. Poi Lautaro aveva finito un po’ di energia. In mezzo al campo i giocatori erano questi. O mettevo Sanchez o subito Eriksen. Ho preferito mettere una punta in più e poi ho messo Eriksen perché Lautaro non ne aveva più".

Poi la solita domanda sulla mancanza di cattiveria della squadra, a cui il mister ha risposto senza rispondere: "Non ho niente da rispondere"

Poi un commento sullo differenza dal punto di vista del gioco tra italia ed Europa: "In che senso? Lo Shakhtar ha stravolto un sistema di gioco che per loro è l’Ave Maria per affrontarci in maniera diversa. Pensate prima di fare le domande…"

Una domanda gli è stata rivolta anche su un possibile piano B per questo tipo di partite: "Sì, ce l'abbiamo il piano B. Non lo vogliamo rendere pubblico perché altrimenti ci parano anche il piano B"

E ora come proseguirà la stagione? "Dobbiamo metabolizzare questa eliminazione e ripartire in fretta, pensando già al prossimo match a Cagliari".

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