Neymar e il retroscena prima di trasferirsi in Arabia Saudita

Mentre si trova ad affrontare il momento forse più duro e difficile della sua carriera, dopo la rottura del crociato rimediata con la Selaçao nel match di qualificazione ai prossimi Mondiali contro l’Uruguay, Neymar è tornato a far parlare il mondo del calcio. Questa volta non per le sue performance sul rettangolo verde, ma per un’ipotetica operazione di mercato che in estate, fosse andata in porto, avrebbe avuto davvero dell’incredibile.

Barça-Neymar, più che un semplice contatto tra le parti

Si, proprio il Barcellona, il suo Barcellona, quello con cui ha vinto tutto, la maglia che gli ha dato più soddisfazioni nella sua carriera europea. I blaugrana lo volevano riportare a casa, sapendo delle frizioni con Luis Enrique, che al Paris lo aveva messo fuori dai giochi. «Ci sono state conversazioni con il suo rappresentante», ha confermato Deco, dallo scorso agosto nominato direttore sportivo del Barça. Non delle semplici voci di mercato, quindi, ma la volontà di riportare ‘O Ney’ in blaugrana. 

I problemi legati al Fair Play Finanziario e l’offerta irrinunciabile dell'Al-Hilal: il sogno del ‘Neymar-bis’ è sfumato quasi sul nascere

Una volontà che però è rimasta senza passi successivi: un’operazione troppo dispendiosa per un club che non naviga in buone acque a livello finanziario. «La realtà è che non siamo riusciti a provarci realmente, perché condizionati dal Fair Play Finanziario, per questo non siamo stati mai vicini ad un ritorno di Neymar», ha spiegato Deco. Così ad approfittarne è stato l’Al-Hilal, entrato di forza nella trattativa, attraendo tutto l’interesse del brasiliano e del Psg. Niente prestiti, ma una cessione definitiva, con i blaugrana tagliati completamente fuori. Risultato? 90 milioni di euro nelle casse dei francesi e Neymar che diventa l'acquisto più costoso nella storia del club e del campionato saudita, e il sogno di rivederlo in Catalogna spezzato sul più bello.

gettyimagesNeymar