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Dribbling, giocate e il rimpianto della Lazio: l’esplosione di Pedro Neto

9 LUGLIO
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

Da operazione dubbia a rimpianto per la Lazio. L’esplosione di Pedro Neto sotto la guida di Enzo Maresca

SPORT TODAY

Correva l’anno 2017 quando nella Capitale arrivò un giovane portoghese di 17 anni di nome Pedro Neto. L’esterno classe 2000, reduce da appena tre presenze con la maglia del Braga, fu acquistato dalla Lazio su indicazione di Jorge Mendes in un’operazione che tra prestito e riscatto costò ai biancocelesti poco meno di 20 milioni di euro. Una cifra enorme per un ragazzo ancora minorenne e con solo alcuni spezzoni di partita da professionista. L’operazione era legata all’addio di Keita Balde, trasferitosi al Monaco con la regia dello stesso Jorge Mendes. Dopo due anni e appena cinque presenze con la Lazio, Pedro Neto è stato ceduto dai biancocelesti al Wolverhampton per circa 18 milioni di euro, con i Wolves che a loro volta erano molto vicini al procuratore portoghese in quell’epoca. 

LE PRIME GIOCATE AL WOLVERHAMPTON

Sembrava una semplice meteora, invece in Premier League Pedro Neto ha trovato chi credeva in lui e lo ha valorizzato. A soli 19 anni il portoghese ha avuto bisogno di tempo per ambientarsi in Inghilterra e dopo una prima stagione da comprimario, nella stagione 2020/21 l’esterno si rivela alla Premier. Chiude la stagione con cinque gol, ma quello che veramente impressiona è la sua capacità di creare situazioni pericolose con i suoi dribbling e la sua velocità. Gli infortuni bloccano l’esplosione definitiva di Pedro Neto, che nelle due stagioni successiva colleziona 31 partite in due anni in Premier League. Il talento però c’è e in Inghilterra le squadre che sono pronte a scommettere su giocatori di qualità non mancano. È il caso del Chelsea, che dopo aver rivisto in campo Pedro Neto con regolarità nella stagione 2023/24 chiusa con ben 12 assist decide di investire 60 milioni di euro per portarlo a Londra. 

IL TRASFERIMENTO RICCHISSIMO AL CHELSEA

La cifra sembra esagerata, Pedro Neto ha sicuramente fatto bene al Wolverhampton ma per un attaccante esterno che non ha mai segnato più di cinque gol in un anno sembra una cifra eccessiva. Il Chelsea però crede nelle sue qualità, ci crede soprattutto Enzo Maresca che fin dal primo giorno chiede al portoghese quello che sa fare meglio. “Punta l’uomo, crea superiorità numerica” questo è quello che vuole il tecnico italiano, l’obiettivo è sfruttare le qualità di Pedro Neto. Se i gol non riesce a segnarli, almeno può provocarli creando la superiorità numerica sull’esterno. Il portoghese a fine stagione colleziona 51 partite realizzando sei gol e servendo nove assist, numeri non strabilianti e che rientrano più o meno nelle media avute da Pedro Neto in carriera. 

L'ESPLOSIONE AL MONDIALE PER CLUB

La grande occasione arriva nel Mondiale per Club, con il portoghese che tra futuri acquisti e giocatori in uscita è titolatissimo di Maresca in America. Nel torneo più “sperimentale” di sempre, tra squadre europee fisicamente distrutte a giugno e sudamericane che vanno al doppio della velocità, i dribbling e le giocate di Pedro Neto emergono. Il Chelsea aspetta Estevao, spende per Joao Pedro, ma a trascinare i Blues è il portoghese classe 2000 che in America trova anche i gol. Sono tre le reti realizzate dall’ex Braga, Lazio e Wolverhampton nelle sfide contro LAFC, Flamengo e Benfica. Con quasi 4 dribbling riusciti a partita Pedro Neto è tra i migliori dribblatori del Mondiale per Club dietro solo a Doku e Savinho del Manchester City, Maresca anche nella semifinale contro il Fluminense lo ha spinto a cercare sempre l’uno contro uno. In America il Chelsea ha scoperto Pedro Neto, il talento tutto dribbling che oggi più che mai rappresenta un rimpianto per la Lazio. 

pedro neto, Chelsea

Getty Imagespedro neto, Chelsea

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