(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC');
grecaptcha.ready(function() {
grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) {
var score = token.score;
var dataLayer = window.dataLayer || [];
dataLayer.push({
'reCaptchaScore': score
});
});
});
Manchester City, Guardiola: “Non succede spesso di giocare una finale”
Raggiante, e non potrebbe essere diversamente, l’allenatore della squadra inglese che si gode il successo e la conquista della seconda finale in tre anni.
SPORT TODAY
Quanta gioia per Pep Guardiola che si gode il rotondo successo sul Real Madrid e la conquista della finale di Champions League: “Non succede spesso di giocare una finale di Champions, siamo molto contenti, è la seconda volta in tre anni, adesso ci concentriamo sulla partita di campionato di domenica che potrebbe valere lo scudetto, poi abbiamo due settimane di tempo per preparare la sfida con l’Inter”.
“La Champions è speciale ma la finale è pur sempre una partita, nella prima frazione di gioco di questa sera siamo stati bravi, ma nella ripresa siamo stati un po’ troppo frettolosi, si vede che alcuni noi non sono abituati a giocare questo tipo di partite. A chi mandavo i baci? A Grealish perché c’è stato un momento in cui avrebbe potuto fare tutto da solo e partire ed invece si è fermato e ha ragionato, ha capito benissimo la situazione del momento".
Getty ImagesPep Guardiola
