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Brexit, da gennaio permessi di lavoro obbligatori per i giocatori UE

2 DICEMBRE
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

Si è parlato tanto di come la Brexit avrebbe potuto modificare il calciomercato europeo. Ed ecco che arrivano le prime novità, anche se tutto sarà poi rivisto in estate

SPORT TODAY

Ci si è chiesto per mesi se la questioone Brexit avrebbe influito sul calciomercato europeo. Le nuove disposizioni britanniche, infatti, prevedono controlli e restrizioni molto più severe nei riguardi dei lavoratori strannieri presenti sul suolo di Sua Mestà.

La Brexit entrerà in vigore legalmente il 31 dicembre 2020, e dunque influenzerà non poco la prossima sessione di calciomercato, quella di gennaio 2021.

Tra le nuove disposizioni approvate c'è anche l'obbligo di ottenere un permesso di lavoro temporaneo per i giocatori che arrivano dall'interno dell'Unione Europea, basato su un sistema a punti. Questo risulta nuovo per i giocatori europei, dato che fino a questo momento, gli unichi che erano chiamati ad ottenere un visto di lavoro erano i giocatori che arrivavano da paesi extra-UE.

Ma c'è dell'altro. Sono previste limitazioni anche per i giocatori minorenni, cioè al di sotto dei 18 anni. In particolare, sarà vietato ai club di tesserare giocatori stranieri al disotto di questo limite d'età. Ma non è finita qui, perchè per i giovani è prevista anche un'altra stretta. I club si impegnano infatti a non ingaggiare più di 3 giocatori straniere al di sotto dei 21 anni in una singola sessione di calciomercato. Il massimo stagionale sarà 6.

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