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Maxi-offerta dagli Stati Uniti: l’obiettivo è il campionato inglese

13 OTTOBRE
CALCIO/CALCIO FEMMINILE

In Inghilterra si cercano nuovi investimenti sul campionato di calcio femminile: tra proposta americana e parere della Football Association.

SPORT TODAY

Dopo i milioni dell’Arabia, nel mondo del calcio britannico potrebbero arrivare quelli statunitensi. E, questa volta, potrebbe non essere affatto un male. Alcuni investitori americani, infatti, hanno dimostrato il proprio interesse per l’acquisto dei diritti della Women’s Super League dalla Football Association in vista della prossima stagione. 

La posizione della FA

A porre i presupposti per questo interessamento il rifiuto dei club della Premier League a sostenere spese per circa 25 milioni di sterline necessari per dare nuova linfa alla competizione a partire dalla prossima stagione. Questa situazione, però, non è una novità assoluta in Inghilterra in quanto da ormai diversi anni la Football Association è alla ricerca di nuove soluzioni per aumentare gli investimenti nel campionato femminile. In particolare, tra i principali sostenitori di un intervento e anche dell’aiuto statunitense ci sarebbero Chelsea e Manchester City, tra i club più importanti a livello femminile. Eppure la Football Association avrebbe indicato come, vista l’esperienza nel marketing e nella crescita commerciale e le risorse a disposizione, sarebbe meglio che a guidare la competizione verso il futuro siano proprio i club di Premier

I prossimi scenari

A dare una spinta alla volontà di trovare una soluzione è arrivata la finale dei Mondiali femminili, che hanno visto l’Inghilterra arrendersi alla Spagna ma soprattutto che hanno registrato i più alti dati di audience televisiva negli ultimi dodici mesi se si esclude l’incoronazione di Re Carlo. Lato statunitense, quindi, è arrivata una proposta per un intervento nella lega con una durata decennale, visto l’alto tasso potenziale di crescita del settore. Fronte FA, è arrivata invece la proposta che siano comunque i club ad assumere la proprietà della WSL, pur lasciando il potere di veto all’organo di governo. Lato club di Premier, infine, si registra una divisione netta tra chi ha le proprie squadre femminili nella massima serie e chi no. Regna ancora la confusione, ma entro dicembre è attesa la decisione definitiva.

 

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Eugenio MaritozziPallone

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