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Prima della gara stravinta contro la Juventus, i giocatori della rosa del Barcellona sono stati presentati al pubblico dell'Estadi Johan Cruijff, l'impianto in cui si è disputata la sfida. Non c'era Leo Messi, naturalmente. Del resto non è più un giocatore del Barça. Ma Umtiti c'era. E la gente, alla sua sola vista, ha perso la pazienza.
Giù fischi quando è toccato a lui essere presentato. E giù fischi anche al momento dell'ingresso in campo da subentrato, a una ventina di minuti dalla fine al posto di Araujo. Poi, a dire il vero, qualcuno s'è impietosito e ha fatto partire qualche timido applauso a ogni tocco di palla.
È l'apice di un rapporto mai decollato. Perché Umtiti è stato pagato tanto (25 milioni di euro) senza riuscire praticamente mai a corrispondere sul campo alle aspettative riposte nei suoi confronti. Costantemente dato in partenza, il mancino è sempre rimasto in Catalogna. Ed è per questo che è ormai inviso alla quasi (quasi?) totalità della tifoseria, che ieri sera gliel'ha fatto capire chiaramente.
E Umtiti? Non ha reagito. In campo, almeno. Perché proprio dopo la partita contro la Juventus ha pubblicato sul proprio profilo Instagram una storia decisamente esplicativa del proprio stato d'animo:
"A volte, è preferibile non dire nulla e lasciare che sia il silenzio a occuparsi delle cose".
Umtiti, peraltro, non è stato l'unico giocatore fischiato dai tifosi del Barcellona al momento della presentazione: come lui anche l'ex bianconero Miralem Pjanic, che potrebbe tornare proprio alla Juventus, e pure i vari Coutinho, Dembélé e Sergi Roberto. Solo quest'ultimo è sceso in campo contro la Juventus, partendo titolare prima di uscire a partita in corso.
Getty ImagesUmtiti Barcelona