NBA, rivoluzione in casa Celtics

È cambiato tutto in pochissime ore tra le fila dei Boston Celtics, franchigia che in breve tempo, archiviata l’uscita al primo turno di playoff contro i Brooklyn Nets, ha dato il là a una vera e propria rivoluzione dei quadri dirigenziali.

Dopo 8 anni sulla panchina biancoverde, infatti, Brad Stevens (a detta di molti stanco del ruolo del capo allenatore) passerà da bordo campo alla scrivania prendendo il posto di Danny Ainge come President of Basketball Operations.

Ainge invece, nel ruolo di executive dal lontano 2003, si defilerà definitivamente abbandonando la società del Massachusetts non prima però di aver instradato nella giusta maniera quello che fino a qualche ora fa era ancora l’head coach di Jayson Tatum e Jaylen Brown.

“Sono grato alla proprietà e a Danny per avermi affidato questa opportunità. Sono entusiasta di ricoprire questo nuovo ruolo e inizierò con la ricerca del profilo giusto per allenare la nostra squadra” ha dichiarato soddisfatto Stevens, pronto a ricoprire un ruolo di essenziale importanza all’interno dei Celtics sostituendo quello che fino a stamane era il terzo dirigente in carica da più tempo con la stessa franchigia in NBA.

“Aiutare a guidare questa organizzazione è stata l’emozione di una vita, e avendo lavorato fianco a fianco con Stevens da quando è qui, so che non potremmo essere in mani migliori. Sono grato alla proprietà, a tutti i miei colleghi dei Celtics e a tutti i tifosi di Boston per avermi accompagnato in questo lungo viaggio” ha affermato Ainge, tra i principali artefici della conquista del titolo 2008 e responsabile della scelta di Stevens come capo allenatore nel 2013.

Getty ImagesBrad Stevens e Danny Ainge