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Sui compagni, Fontecchio ha speso solo belle parole: "L'ambientamento è stato facile, i compagni sono davvero super. Ho legato con tutti, ma in particolare con Lauri Markkanen, a cui m’accomuna il background europeo. Il merito va allo staff tecnico e a coach Will Hardy: ha creato un ambiente fantastico, togliendo tanta pressione e permettendo la crescita dei più giovani come Walker Kessler, che merita di essere uno dei candidati al premio di rookie dell’anno, o Ochai Agbaji che è diventato uno dei migliori difensori del campionato".
Fontecchio è comunque soddisfatto delle sue prestazioni: "Nel mio anno da rookie volevo riuscire a dimostrare di poter appartenere a questo mondo e credo di esserci riuscito, adesso devo lavorare sulla costanza. Penso di essere migliorato molto anche a livello difensivo, quando sei un rookie gli avversari spesso cercano di attaccarti ma vedo che ora lo fanno sempre meno e questo per me ha un grande significato. Devo però migliorare a rimbalzo: posso sicuramente fare meglio".
Infine, una battuta su Paolo Banchero: "Non mi sembrava proprio il caso di parlargli di Nazionale. Credo che coach Pozzecco e la stessa Federazione abbiano fatto tutto quello che c’era da fare per convincerlo, adesso sta solo a lui, vedremo che cosa deciderà…".
Getty ImagesFontecchio Utah